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TRIESTE - Tragedia del Natisone: Chiesto il giudizio immediato per l’infermiere della Sores.

Zalukar: “Responsabilità organizzative trascurate, emergono gravi lacune politiche”
Aggiunto il: 02/07/2025
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“La tragedia del Natisone è di nuovo in primo piano dopo che l’avvocato dell’operatore della SORES ha richiesto il rito immediato. Verosimilmente la supposta responsabilità dell’infermiere per la morte dei tre ragazzi sembra essere ridimensionata. Mentre affiorano sempre più elementi sul peso che avrebbe avuto l’assetto organizzativo del sistema di soccorso sull’esito della vicenda. Dalle dichiarazioni alla stampa dell’avvocato emerge che l’infermiere della SORES è stato contattato dai Vigili del fuoco alle 13.45 e ha allertato l’elisoccorso alle 13.48. Gli vengono contestati una perdita di tempo di tre minuti e di non aver utilizzato la linea telefonica d'emergenza per contattare l'Elisoccorso, ma di aver chiamato il Coordinatore di Volo Sanitario tramite telefono cellulare di servizio. Fatto sta che l’elisoccorso è stato allertato alle 13.48, ma l’ordine di decollo è avvenuto alle 14, dodici minuti dopo. Perché? Qui entra verosimilmente in gioco l’“organizzazione” relativa al soccorso tecnico urgente. Oltre all’assenza di procedure condivise tra le Centrali di Palmanova e la Sala operativa dei Vigili del fuoco, come ammesso dallo stesso assessore Riccardi, mancherebbe anche una specifica procedura per il soccorso tecnico nell’ambito dell’Elisoccorso regionale. È ormai chiaro che nell’ora della tragedia nell’aero base non c’era solo l’elicottero sanitario, quello indicato con la sigla 2INDIA, c’era un secondo elicottero (sigla 2TANGO), quest’ultimo adibito anche al soccorso tecnico urgente, nel quale è compreso il recupero persone in ambiente ostile, la situazione i cui si trovavano i tre ragazzi.
Ma per il pronto impiego di questo mezzo non c’erano procedure puntuali, ovvero l’elicottero c’era ed era prontamente disponibile, ma senza precise regole d’ingaggio per cui nessuno poteva sapere esattamente come e quando farlo partire. I magistrati che hanno condotto le indagini non hanno evidentemente individuato responsabilità penali a carico di chi avrebbe dovuto predisporre una regolamentazione puntuale del soccorso tecnico urgente. Ma al di là del penale c’è la responsabilità politica di chi ha voluto attivare nell’ambito del servizio di Elisoccorso sanitario un elicottero adibito anche al soccorso tecnico urgente, ma non ha predisposto i protocolli per il suo impiego. Non aver fatto queste procedure sembra una negligenza inescusabile, poiché se il 31 maggio 2024 ci fossero state, l’elicottero sarebbe partito subito e oggi i tre ragazzi sarebbero vivi”

Walter Zalukar

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