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VENEZIA - approvata proposta di legge statale per la specializzazione universitaria in medicina generale.

Bigon (PD): “Passo avanti decisivo per rafforzare la sanità di prossimità e attrarre nuovi medici”
Aggiunto il: 16/07/2025
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Con voto unanime dell’Assemblea legislativa del Veneto è stata approvata la proposta di legge statale che chiede l’istituzione di una specializzazione universitaria in medicina generale. Un risultato salutato con soddisfazione dalla consigliera regionale Anna Maria Bigon (Partito Democratico), promotrice della proposta: “Finalmente viene riconosciuto il ruolo centrale del medico di famiglia nel sistema sanitario pubblico, un presidio insostituibile soprattutto nelle aree più fragili”. Bigon ha evidenziato come la medicina generale stia attraversando una crisi profonda. In Veneto, il 41% delle borse per la formazione in questo ambito è rimasto scoperto (102 posti su 248), e secondo Agenas entro la fine dell’anno si registrerà un saldo negativo di 156 medici tra pensionamenti e nuovi ingressi. Tra il 2020 e il 2024 si è registrata una perdita dell’11% dei medici di base, con 1.943 incarichi attualmente vacanti. Nonostante queste criticità, i medici di famiglia continuano a sostenere gran parte dell’assistenza territoriale: solo nel 2023, in Veneto, si sono contati 38 milioni di accessi ambulatoriali e quasi 200.000 visite domiciliari. “Senza un investimento strutturale in questa figura – ha spiegato Bigon – la sanità territoriale non reggerà”. Con la proposta approvata, la Regione Veneto chiede al Parlamento di istituire una specializzazione universitaria in medicina generale, equiparare le borse di studio a quelle delle altre specializzazioni mediche, rendere più attrattiva la professione e favorire l’accesso alla carriera pubblica.

“È un atto di giustizia e visione – conclude Bigon – che mira a garantire qualità, sostenibilità e futuro al sistema sanitario. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato condiviso. Ora tocca al Parlamento completare il percorso, perché dalla tenuta della medicina generale dipende la tutela del diritto alla salute per tutti”.

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