TRIESTE - La Pallamano Trieste 1970 presenta in Comune la squadra per la nuova stagione
TRIESTE - sabato la manifestazione regionale a sostegno della Global Sumud Flotilla
La tragica vicenda della morte di Giulia Bonin ha riacceso il dibattito sulla salute mentale, tema che il SAP di Trieste aveva già posto al centro del Congresso provinciale dello scorso gennaio. «Sempre più spesso le nostre pattuglie sono chiamate a intervenire su persone in evidente difficoltà psichica, in stato di alterazione alcolica o sotto effetto di sostanze stupefacenti. Sono casi che richiedono cure e assistenza specializzata e che, se trascurati, rischiano di trasformarsi in reati gravi, con conseguente allarme sociale», spiega Lorenzo Tamaro, segretario regionale SAP FVG. Tamaro ricorda anche il caso di Alejandro Meran, che nel 2019 uccise due agenti in Questura a Trieste: «La sua famiglia aveva chiesto aiuto per le condizioni psichiche del giovane, ma non ricevette risposte adeguate. Molti casi, se trattati in tempo come sanitari, non diventerebbero giudiziari». Secondo il SAP è fondamentale riconoscere la responsabilità giuridica di chi commette un reato anche se incapace di intendere e volere, con l’obbligo di intraprendere un percorso curativo. «Il sistema attuale non riesce a dare risposte né ai malati né alle loro famiglie, spesso lasciate sole. Servono più strutture, anche all’interno delle carceri, e terapie obbligatorie per chi rifiuta le cure. Le REMS hanno già dimostrato tutti i loro limiti e criticità», aggiunge Tamaro. Il segretario conclude con un appello: «È necessario affrontare il problema con decisione. Oggi la situazione è peggiorata anche per gli effetti del Covid-19 e per l’arrivo di migranti da aree di conflitto che manifestano disagio psichico. Non si può continuare a lasciare questi casi irrisolti: occorre intervenire prima che diventino tragedie o problemi di ordine pubblico».
Potrebbe piacerti anche...
Non ci sono media correlati