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Domani si chiude la terza edizione del Festival delle Lingue, promosso dall’Associazione Kulturhaus Görz, che celebra la complessità linguistica e culturale del territorio goriziano, cuore multilingue d’Europa. Studiosi, scrittori, giornalisti e artisti hanno animato un ricco programma di conferenze, mostre e spettacoli, che culminerà nella giornata conclusiva di sabato 6 settembre. Alle 10.00 la Colazione internazionale degli studenti della Summer School aprirà il programma con il commento ai giornali dei loro Paesi. A seguire, alle 12.00, il linguista Matej Šekli analizzerà la realtà linguistica goriziana. Nel pomeriggio, alle 16.00, sarà inaugurata la mostra Le lingue di Gorizia, curata dalla Società Filologica Friulana e dedicata al glottologo Graziadio Isaia Ascoli, seguita dalla passeggiata delle 17.00 con Lorenzo Drascek nel ghetto ebraico. Gli appuntamenti proseguiranno a Palazzo de Grazia: alle 18.15 il giornalista tedesco Sebastian Heinrich proporrà un viaggio ironico nei rapporti Italia-Germania, mentre alle 20.15 il presidente di Kulturhaus Jens Kolata dialogherà con gli studiosi Jan Brousek e Werner Wintersteiner sul valore della memoria transnazionale nell’area Alpe-Adria. La serata sarà dedicata al giornalista e saggista austriaco Anton Kuh (1890-1941): alle 21.15 la ricercatrice Isabella Ferron presenterà l’antologia La scimmia di Zarathustra (ed. Del Vecchio), mentre alle 22.00 si terrà la prima assoluta della lettura teatralizzata bilingue del racconto satirico Die Narren von Görz / Gli imbecilli di Gorizia, con Jens Kolata in tedesco, Giorgio Amodeo in italiano e interventi musicali di Raffaele Ragusa, a cura di Rossana Puntin. Il Festival è realizzato con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Comune di Gorizia, Kinoatelje, Società Filologica Friulana, Società Dante Alighieri – Comitato di Gorizia e Associazione Amici di Israele. Tutti gli eventi sono a ingresso libero e si terranno nelle lingue originali (italiano, sloveno, tedesco, francese) con traduzione.
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