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UDINE - L’Università di Udine protagonista per le nuove linee guida per le Malattie infiammatorie del cuore

Date Added: 06/09/2025
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L’Università di Udine ha avuto un ruolo centrale nella stesura delle nuove Linee guida europee per la gestione delle malattie infiammatorie del cuore, in particolare miocarditi e pericarditi. Il documento, elaborato dalla Società europea di cardiologia (Esc) e presentato al Congresso di Madrid, è stato coordinato dal professor Massimo Imazio, docente del Dipartimento di Medicina dell’Ateneo friulano e direttore del Dipartimento Cardiotoracico e della Cardiologia dell’Asufc. Le Linee guida definiscono standard clinici innovativi, con l’obiettivo di una medicina più precisa ed efficace. Tra le principali novità: maggiore uso dell’imaging multimodale, ridimensionamento della biopsia, percorsi clinici basati sui sintomi e terapie d’avanguardia. «È un risultato che premia l’impegno scientifico dell’Università di Udine e la collaborazione con il sistema sanitario», sottolinea Imazio. Per il direttore del Dipartimento di Medicina Leonardo Alberto Sechi, «le nuove raccomandazioni offrono ai cardiologi strumenti concreti e aggiornati per migliorare prevenzione, diagnosi e cure, riducendo l’impatto sanitario e sociale di queste malattie». In Italia l’incidenza annua è di circa 11,3 casi ogni 100mila abitanti. Le cure vanno dai Fans e colchicina agli steroidi, fino a immunosoppressori, farmaci biologici e supporti meccanici nelle forme gravi.
La miocardite colpisce il muscolo cardiaco, può avere origine virale o autoimmune e nei casi più severi porta ad aritmie, insufficienza cardiaca o morte improvvisa, soprattutto nei giovani atleti. La pericardite riguarda la membrana che avvolge il cuore, con sintomi tipici come dolore toracico pleuritico, e può evolvere in complicanze come il tamponamento cardiaco.
Considerata la contiguità delle due patologie, le Linee guida introducono l’acronimo Imps (Inflammatory myopericardial syndrome) per una gestione congiunta dell’intero spettro di malattia. «Sarà necessario aggiornare la formazione universitaria e specialistica – conclude Imazio – per sviluppare competenze trasversali nel trattamento di tutte le sindromi infiammatorie miopericardiche».

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