FROSINONE - La città ricorda il bombardamento dell'11 settembre
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“Serve trovare urgentemente una soluzione per la governance dell’Autorità portuale di Trieste e Monfalcone, in stallo da troppo tempo per imbarazzanti diatribe politiche”. Lo afferma in una nota la consigliera regionale Giulia Massolino (Patto per l’Autonomia – Civica FVG), intervenuta a margine della conferenza stampa indetta dai sindacati. Secondo Massolino, è necessario individuare figure competenti nei ruoli di presidente e segretario, capaci di gestire i rilevanti investimenti del PNRR e di orientare decisioni strategiche che travalicano i confini locali, tenendo conto del quadro regionale, nazionale e internazionale. “Non va dimenticato – sottolinea – che il porto di Trieste è l’unico scalo italiano con lo status di porto franco internazionale. Sorprende e preoccupa il silenzio del presidente Fedriga: i partiti devono smettere di litigare per le poltrone e lavorare per il bene del territorio, escludendo ogni forma di esternalizzazione”. Sulla stessa linea anche Andrea Marzoli, coordinatore dell’Assemblea economia e lavoro di Adesso Trieste, che ricorda come Zeno D’Agostino, Mario Sommariva e Vittorio Torbianelli abbiano garantito in passato “una pace sociale grazie all’attenzione posta sulla qualità del lavoro in termini contrattuali e di sicurezza, risultato ottenuto soprattutto grazie alla mano pubblica”. “Ora, senza una guida chiara e stabile, si rischia di tornare indietro su questi aspetti e che qualche operatore approfitti della situazione a scapito di altri” aggiunge Marzoli. “Gli equilibri sono delicati e lo stallo genera preoccupazione non solo tra i lavoratori e gli operatori portuali, ma anche nelle attività collegate e retroportuali, frenando nuovi insediamenti che sarebbero fondamentali per affrontare le crisi industriali in corso. È urgente tornare a lavorare con serenità per il bene di tutto il territorio”.
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