VENEZIA - In Brasile attivato il primo corso accademico di lingua veneta

È stato attivato presso l’Università Federale di Santa Maria, nello stato brasiliano del Rio Grande do Sul, il primo corso accademico dedicato alla lingua veneta, promosso in collaborazione con l’Academia de ła Bona Creansa – Academia de ła Łengua Veneta. L’iniziativa è stata presentata dal presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, che ha sottolineato il valore simbolico e culturale di un progetto capace di rafforzare i legami tra le comunità venete nel mondo. Secondo Ciambetti, il corso rappresenta un passo importante verso la creazione di una “Comunità veneta internazionale”, fondata sulla condivisione di lingua, tradizioni e rapporti culturali ed economici. Il presidente ha ricordato come in Brasile il “talian”, variante locale del veneto, sia riconosciuto ufficialmente dal 2014 come patrimonio immateriale, e come la lingua veneta sia annoverata dall’Unesco tra quelle minoritarie da tutelare. Il veneto-brasiliano è oggi parlato da circa 500.000 persone in 133 città, soprattutto negli stati del Rio Grande do Sul, Santa Catarina, Paranà, Espirito Santo e San Paolo, dove si concentra una parte rilevante della comunità italiana più numerosa al mondo, stimata in 32 milioni di discendenti. “Non possiamo dimenticare il contributo dei nostri emigranti che hanno costruito paesi e città e reso gli stati del Sud del Brasile un motore economico, così come il Veneto lo è stato per l’Italia – ha dichiarato Ciambetti –. Questo corso universitario è un riconoscimento del valore storico e culturale di un’identità che continua a unire i veneti al di là dei mari e degli oceani”.