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TRIESTE - Ovovia bocciata dal TAR, la Lista Russo: “Il Sindaco si dimetta e chieda scusa alla città”

Altin, Sclip e Pasino all’attacco: “Sciatteria e arroganza, basta figuracce”
Aggiunto il: 11/09/2025
Visualizzazioni: 14

“In primis dobbiamo esprimere il ringraziamento e rinnovare la stima al Comitato No Ovovia e al suo coordinatore William Starc che da mesi se non anni spendono impegno e competenze in questa giusta causa. Mai come negli ultimi mesi, in almeno una decina di sedute di Consiglio Comunale, come

forze di opposizione ci siamo sforzati di rappresentare le motivazioni per cui l’ovovia è un’opera che non ha nessun senso e che, a prescindere da ogni valutazione, non ha alcun impatto positivo sulla salute dei cittadini. La maggioranza ha reagito con una sordità imbarazzante: senza intervenire, senza sostenere l’opera più emblematica di questa Giunta Dipiazza. Il sindaco è sempre stato lasciato solo, con qualche rara e debole eccezione. Forse perché, sotto sotto, anche la maggioranza
sapeva che avevamo ragione. Ora che lo ha detto il TAR forse l’atteggiamento sarà diverso. E, davanti a due sentenze
tombali, il Sindaco e la Giunta non potrà che trarre l’unica decisione che appare oggi degna: rassegnare le proprie dimissioni allegando una lettera di scuse alla città. Il TAR ha smascherato l’aggiramento di un divieto stabilito dalla Legge: nelle zone protette gli impianti non si fanno. Su questo aspetto il TAR è categorico: non ci sono i presupposti
per andare in deroga in quanto non ci sono miglioramenti per la salute delle persone. Siamo davanti all’ennesima figuraccia: dopo un tram che si fermerà di nuovo, un asilo di Roiano nel cellophane, i pasticci del Porto. E ci auguriamo che sia l’ultima. Dove sono i
responsabili di quello che sta accadendo? Dov’è l’Assessore Bertoli che gongolava quando anticipavamo i soldi per pagare l’architetto Fuksas. Dov’è l’Assessore Lodi, responsabile dei
lavori pubblici della città? Dov’è l’Assessore Babuder, che per la delega a lui assegnata, non può non reagire davanti a queste sentenze. Ognuno tragga le conseguenze. La battaglia contro quest’opera non è ancora finita. Chi amministra la città continuerà a
trascinarci nel baratro di questa follia. Che - oggi lo sappiamo - sarà finanziata a rate: il che significa che non siamo in grado di assolvere agli obblighi contrattuali con le imprese che
dovranno realizzarla. Sciatteria e arroganza questa è la ricetta con cui l’attuale Giunta governa la città”.

Paolo Altin
Giorgio Sclip
Alberto Pasino
Lista Russo Punto Franco

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