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BOLOGNA - Pd: “Rivedere i criteri per gli incentivi all’acquisto di veicoli elettrici, escluse ingiustamente molte città emiliano-romagnole”

Aggiunto il: 18/09/2025
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“Rivedere immediatamente i criteri di accesso agli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, includendo tutti i Comuni emiliano-romagnoli, oggi esclusi, ma nei fatti pienamente coinvolti nelle misure di miglioramento della qualità dell’Aria previste da PAIR”. È la richiesta che il Partito Democratico rivolge alla giunta regionale con un’interrogazione a prima firma Francesca Lucchi, sottoscritta anche da Fabrizio Castellari e Niccolò Bosi. L’atto richiama il Decreto del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica dell’8 settembre che destina 597 milioni di euro a incentivi per i veicoli elettrici nell’ambito del PNRR, limitandone però l’accesso ai soli residenti delle Aree Urbane Funzionali (FUA) definite da ISTAT su dati del 2011. Secondo i consiglieri dem, questo criterio penalizza città come Cesena, Imola, Faenza e Lugo, da anni soggette a ordinanze antismog e vincoli del PAIR, creando una disparità di trattamento tra cittadini e imprese e rischiando di colpire duramente il settore automotive locale e rallentare la transizione ecologica in territori già fragili sul fronte dell’inquinamento. Lucchi, Castellari e Bosi richiamano anche le procedure di infrazione europee per i superamenti di PM10 e l’accordo del bacino padano per il miglioramento della qualità dell’aria, evidenziando il paradosso “per cui chi sostiene i maggiori sacrifici e rispetta da anni vincoli stringenti per migliorare la qualità dell’aria non può beneficiare di strumenti fondamentali per accelerare la transizione ecologica”. I consiglieri sottolineano inoltre che i dati ISTAT utilizzati “sono vecchi di oltre dieci anni e quindi non rappresentativi delle condizioni reali di mobilità e inquinamento delle città italiane” e chiedono alla Regione di promuovere un’azione coordinata con enti locali, categorie e parlamentari per sollecitare il Ministero ad aggiornare le basi informative e a garantire pari opportunità a tutti i cittadini e le imprese dell’Emilia-Romagna.

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