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"Il Paziente Cronico: Conoscere i problemi per proporre interventi efficaci”

Aggiunto il: 21/10/2025
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TRIESTE, 21 ottobre 2025 - Dal 24 al 25 ottobre si terra al Generali Convention Center di Trieste, al Magazzino 27 del Porto Vecchio il consueto evento scientifico annuale su “Il Paziente Cronico: Conoscere i problemi per proporre interventi efficaci” organizzato dal team multidisciplinare del Dipartimento Specialistico Territoriale di ASUGI, diretto dal Dottor Andrea Di Lenarda, in collaborazione con il prof. Riccardo Candido (direttore SC Patologie Diabetiche), il dott. Roberto Trevisan (direttore SC Patologie Respiratorie) e la dott.ssa Manuela Bosco (direttore SC Nefrologia e Dialisi di Gorizia e Monfalcone).

La mattina del 24 ottobre si svolgerà inoltre l’evento dedicato agli infermieri ed alle professioni sanitarie “Management infermieristico e altre professioni sanitarie del paziente multimorbido”, coordinato dalle Responsabili Infermieristiche dott.ssa Donatella Radini, dott.ssa Michela Casson, dott.ssa Elena Greggio e dott.ssa Gloria Moretto.    

Nella 2 giorni di Trieste si farà il punto sull’attuazione e sulle prospettive della riorganizzazione territoriale in atto in ASUGI e delle opportunità da cogliere nella gestione clinico-assistenziale multidisciplinare del paziente cronico multimorbido.

Interverranno e porteranno il loro importante contributo di conoscenze e competenze esperti di vari ambiti di livello nazionale ed internazionale e tutte le figure centrali dell’assistenza territoriale, gli infermieri, i fisioterapisti, i medici di medicina generale e gli specialisti delle diverse discipline.

Sono stati invitati a presenziare l’apertura del Convegno, portando i loro saluti, il Direttore Generale di ASUGI Antonio Poggiana, il Direttore del Dipartimento Universitario di Scienze Mediche Chirurgiche e della Salute, Università degli Studi di Trieste, Luigi Murena, il Delegato del Rettore dell’Università di Trieste, Roberto Di Lenarda, il Direttore Sanitario di ASUGI Daniele Pittioni, l’ Ordine dei Medici di Trieste e Gorizia ed i Presidenti delle Associazioni Mediche presenti al convegno.   

Nella provincia di Trieste e Gorizia sono 90.000 i pazienti con almeno una malattia cardiaca o respiratoria o renale o con diabete mellito e poco meno di 30.000 quelli che soffrono di almeno 2 di queste malattie. I pazienti con malattie croniche di più organi sono quelli a maggior rischio di avere eventi acuti, anche fatali, di essere ricoverati in ospedale o di accedere al Pronto Soccorso.

L’avanzare dell’età predispone alla frequente coesistenza di diverse malattie con la necessità di prendersi cura non più dei singoli problemi ma della persona nella sua globalità. I professionisti della salute si trovano pertanto ogni giorno nella necessità di dover bilanciare cure, benefici, rischi e costi e di prioritarizzare i diversi problemi e le diverse azioni terapeutiche. Tutto questo richiede che un team multidisciplinare e multiprofessionale gestisca in modalità integrata il paziente con comorbidità, favorendo la nascita di in un sistema completamente rinnovato, che supera le vecchie logiche di approccio parcellizzato e settoriale al malato.

In un momento di estrema difficoltà del sistema sanitario regionale e nazionale, sottolinea il dott. Di Lenarda, è quindi necessario uno sforzo da parte di tutti per superare la tentazione semplicistica e frammentata di prescrivere ed eseguire sempre più prestazioni sanitarie cliniche e strumentali, per provare a dare risposte efficienti, efficaci, integrate e coordinate alla crescente domanda di salute della popolazione. Con questo obiettivo l’Azienda Sanitaria Giuliano Isontina ha istituito il Dipartimento Specialistico Territoriale in cui cardiologi, diabetologi, pneumologi e nefrologi lavorano insieme sia in area giuliana che isontina per rispondere al bisogno di salute dei malati cronici nella loro globalità e complessità e non per curare il singolo organo o le singole malattie. Un riferimento unico all’uscita dall’ospedale e in collaborazione con la Medicina Generale per quasi 30.000 pazienti cronici multimorbidi da prendere in carico in area giuliana e isontina, in 3 sedi Hub (case di Comunità di Trieste, Monfalcone e Gorizia), alternando i diversi specialisti, in 6 sedi spoke periferiche.

La prossima apertura della Casa di Comunità dell’Ospedale Maggiore di Trieste, prevista per la fine dell’anno, è l’occasione per un ampio confronto da un lato sulle sfide organizzative per il sistema sanitario pubblico, dall’altro sulle nuove opportunità di presa in carico per i pazienti cronici multimorbidi.

 

 

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