La Cisl Fp Frosinone esprime soddisfazione per le misure annunciate dalla Regione Lazio nel corso dell’incontro con le organizzazioni sindacali della sanità. Le decisioni, rese possibili anche dalla firma definitiva del nuovo CCNL Sanità 2022-2024, recepiscono integralmente le richieste avanzate dal sindacato in materia di indennità di pronto soccorso, adeguamento delle tariffe per le prestazioni aggiuntive, proroga dei contratti a tempo determinato e nuove assunzioni, con effetti particolarmente rilevanti per la Asl di Frosinone, dove la carenza di personale e la pressione sui pronto soccorso rappresentano da anni una criticità strutturale. «Questi provvedimenti rappresentano una risposta concreta e attesa da tempo – afferma il Segretario generale della Cisl Fp Frosinone, Antonio Cuozzo – e vanno nella direzione che abbiamo sempre indicato: garantire al sistema sanitario della nostra provincia il personale necessario per mantenere e migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini. È un passo importante che riconosce il valore e l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità pubblica». Cuozzo sottolinea in particolare l’introduzione dell’indennità di pronto soccorso e l’adeguamento delle tariffe per le prestazioni aggiuntive, che «dovranno partire da 50 euro l’ora», misure che valorizzano chi opera nei reparti d’emergenza degli ospedali di Frosinone, Cassino, Alatri e Sora, «professionisti che, con turni gravosi e organici ridotti, garantiscono 24 ore su 24 un servizio fondamentale. Era doveroso riconoscere il loro ruolo e il loro sacrificio». Favore accoglimento anche per la proroga dei contratti a tempo determinato fino al 30 giugno 2026 e per il piano di nuove assunzioni e stabilizzazioni: «La proroga – aggiunge Cuozzo – offre certezze a tanti lavoratori precari che da anni assicurano il funzionamento delle nostre strutture. È indispensabile per non disperdere competenze preziose e garantire continuità ai servizi». Il sindacato sollecita ora la Asl di Frosinone a procedere rapidamente con stabilizzazioni e nuove immissioni in servizio, utilizzando le graduatorie esistenti e colmando i vuoti di organico generati da pensionamenti e cessazioni.
«Ora è indispensabile aprire subito un tavolo di confronto con i vertici aziendali – conclude Cuozzo –. Chiediamo alla Asl di avviare la trattativa sui fondi contrattuali aziendali per dare piena attuazione al nuovo contratto collettivo e assicurare una distribuzione equa e trasparente delle risorse destinate alla produttività, alla valorizzazione professionale e al miglioramento dei servizi».
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