GRADO - Alberto Onorato nuovo direttore sanitario dell’Ospizio Marino: “Miglioreremo ancora la qualità della riabilitazione”


GRADO - Furto aggravato in un lido: identificato e denunciato un 44enne

Il Consiglio regionale ha respinto la proposta di legge nazionale numero 4 che chiedeva l’abrogazione del comma 2 dell’articolo 24 del decreto legge 34, relativo alle misure urgenti a sostegno di famiglie e imprese nel settore energetico e sanitario. Il provvedimento, presentato dai consiglieri dell’Opposizione – tra cui Enrico Bullian, Massimo Moretuzzo, Giulia Massolino, Marco Putto, Simona Liguori, Diego Moretti e Laura Fasiolo – puntava a eliminare il Fondo per le vittime dell’amianto da 80 milioni di euro in quattro anni. Secondo i proponenti, il Fondo sarebbe “finalizzato solo in apparenza a sostenere i lavoratori, permettendendo l’accesso agli aiuti anche alle società partecipate pubbliche della cantieristica”, chiedendo invece di tornare allo storico Fondo per le vittime dell’amianto e destinare risorse aggiuntive alla ricerca sul mesotelioma.
Sin dall’apertura dei lavori è arrivata la richiesta del capogruppo della Lega, Antonio Calligaris, che ha proposto di ritirare il testo e rinviarlo in Commissione per consentire “un giusto e necessario approfondimento vista l’importanza del tema”, aggiungendo che l’approvazione della norma regionale avrebbe rischiato di interferire con il Tavolo tra Fincantieri, Comune di Monfalcone e Regione e ricordando che a livello governativo “esistono già delle azioni sul tema”.
Bullian ha però ribadito l’intenzione di procedere con la discussione, ricordando che “la mozione unitaria sul tema, prodotta dal Consiglio regionale nel maggio 2024, non ha prodotto risultati”. Sulla stessa linea Diego Moretti, capogruppo del Pd, secondo il quale nonostante la mozione dello scorso anno “il presidente Fedriga non ha fatto nulla a livello nazionale per cambiare la norma: no al passaggio in Commissione ma la Regione porti la questione in Parlamento”. Anche Rosaria Capozzi (M5S) e Serena Pellegrino (Avs) hanno definito l’attuale Fondo “iniquo ed inefficace”, sostenendo la necessità della sua soppressione, mentre la democratica Fasiolo ha giudicato la richiesta di Calligaris “un vero e proprio passo indietro”. Nel corso del dibattito, Francesco Russo (Pd) ha parlato di un confronto “anomalo”, osservando che le famiglie delle vittime devono vedere riconosciuti i loro diritti e accusando il Centrodestra di “buttare la palla in tribuna invece di affrontare il problema”. Per Furio Honsell (Open) “sono mancati i passaggi nelle Commissioni. C’è un blocco nei confronti delle proposte delle Opposizioni”, mentre Moretuzzo ha ricordato che “si è cercata una sintesi per una soluzione condivisa con una mozione da portare a Roma senza successo”. La Maggioranza si è invece mostrata compatta nel respingere la pln. Carlo Bolzonello (Fedriga Presidente) ha evidenziato che “le intenzioni dell’Assemblea siano già state espresse chiaramente nella mozione unitaria già votata nel 2024”, mentre il capogruppo di Fratelli d’Italia Claudio Giacomelli ha richiamato le responsabilità nazionali, sostenendo che la situazione dell’amianto sia “una responsabilità dello Stato italiano che non ha controllato e non ha studiato nuovi materiali in sostituzione. Il Fondo va modificato e non soppresso”. La proposta è stata quindi respinta, confermando le divisioni profonde tra Maggioranza e Opposizione sulla gestione del Fondo amianto e sulle politiche di sostegno alle vittime e ai lavoratori del comparto.
Potrebbe piacerti anche...
Non ci sono media correlati