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L’Università Popolare di Trieste celebra i 125 anni di attività e i 60 anni di sostegno alle Comunità Italiane dell’Adriatico orientale con una doppia cerimonia che racconta una storia di cultura, identità e cooperazione. Alle celebrazioni è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica e assicurato il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione CRTrieste, con la coorganizzazione del Comune di Trieste e la collaborazione del Teatro Stabile “Il Rossetti”. La prima parte della giornata, nella Sala del Consiglio comunale, rende omaggio al ruolo dell’Ente morale per la città sin dal 1899. Dopo la proiezione del video dedicato alle origini dell’istituzione e gli interventi delle autorità, la prolusione del prof. Stefano Pilotto ripercorre la lunga storia dell’UPT, seguita dalla consegna dei riconoscimenti agli ex presidenti e dalla presentazione dell’Albo dei Benemeriti della Cultura Popolare di Trieste. La seconda cerimonia, ospitata al Teatro Verdi, è invece dedicata ai sessant’anni di collaborazione con l’Unione Italiana e le Comunità Italiane di Slovenia, Croazia, Montenegro e Serbia. Dopo i saluti istituzionali e la proiezione del video dedicato al ruolo dell’UPT come “cerniera di italianità”, intervengono le rappresentanze delle Comunità Italiane e del mondo dell’Esodo, insieme ai parlamentari sloveni e croati e ai rappresentanti istituzionali italiani. La lectio magistralis del prof. Egidio Ivetic mette in luce l’importanza dell’Università Popolare nella tutela della memoria e della cultura italiana oltre confine. Il Presidente Edvino Jerian sottolinea nel suo intervento come l’Ente continui a essere un ponte culturale strategico, capace di unire territori e generazioni. La cerimonia prevede anche un riconoscimento al prof. Giovanni Radossi e un ricordo di Luciano Rossit e Antonio Borme. La giornata si conclude con lo spettacolo “Aggiungi un posto a tavola” al Teatro Rossetti, emblema dello spirito inclusivo che caratterizza da sempre l’Università Popolare di Trieste.
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