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BOLOGNA - scontro sulla nuova legge nazionale sui Comuni montani: l’Emilia-Romagna pronta a dare battaglia

Baruffi: “Proposta irricevibile, così si penalizza l’Appennino e si torna indietro di quarant’anni”
Aggiunto il: 14/12/2025
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È un giudizio netto quello espresso dall’assessore regionale a Montagna e aree interne dell’Emilia-Romagna, Davide Baruffi, intervenuto all’assemblea annuale di Uncem in corso a L’Aquila, dopo l’annuncio del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli sui nuovi criteri per definire i Comuni montani all’interno della futura legge nazionale. Per Baruffi la proposta è “irricevibile”, perché attraverso “un algoritmo truffaldino” finirebbe per tagliare “un terzo dei Comuni montani sul piano nazionale e oltre il 40% di quelli dell’Emilia-Romagna”, colpendo in modo particolare l’Appennino, “la dorsale del Paese”. Secondo l’assessore, non è casuale che l’annuncio sia arrivato da Cortina: “È una controriforma pensata per le Alpi e contro l’Appennino, contrapponendo territori e territori, comuni e comuni”. Una scelta che, a suo avviso, nasce anche dal fatto che “le risorse stanziate sono sempre le stesse del passato, cioè pochissime”, e che quindi, promettendo nuovi servizi, finisce inevitabilmente per “tagliare fuori” una parte consistente dei territori. Baruffi contesta inoltre l’impostazione stessa del provvedimento, definendo “surreale” la discussione su altimetria e pendenze, proprio mentre negli ultimi anni si è lavorato per costruire strategie territoriali unitarie. “Da anni stiamo lavorando per mettere in interazione montagna, collina e pianura attraverso principi di solidarietà, complementarietà e sinergia – ha spiegato – e le alluvioni degli ultimi anni ci hanno insegnato quanto sia fondamentale tenere legate collina e montagna”. La nuova proposta, al contrario, “riporta indietro di quarant’anni il dibattito e azzera tutto, tagliando le gambe alle comunità e ai progetti che abbiamo faticosamente costruito”. Da qui l’annuncio di una presa di posizione forte da parte della Regione: “In Conferenza delle Regioni daremo battaglia”, ha concluso Baruffi, sottolineando anche il metodo scelto dal Governo: “Appenderlo a un annuncio a Cortina anziché nella sede di confronto istituzionale preposta, prevista proprio per la prossima settimana, è davvero anche poco rispettoso”.

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