MONFALCONE - La Consulta respinge il ricorso del Governo contro la legge pugliese sul salario minimo

La questione del salario minimo torna al centro del dibattito politico regionale dopo il pronunciamento della Corte costituzionale che ha respinto il ricorso del Governo contro la legge della Regione Puglia. A intervenire è il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Diego Moretti, che parla di un passaggio “assolutamente chiaro” e destinato a produrre effetti anche a livello locale.

Secondo Moretti, la sentenza numero 188 del 5 novembre, depositata il 16 dicembre, “toglie ogni strumentale pretesto” e rende ormai non più rinviabile un confronto serio sul salario minimo anche in Friuli Venezia Giulia. La Consulta ha infatti stabilito la legittimità della norma pugliese che impone, nelle gare pubbliche per servizi e forniture, un trattamento economico minimo inderogabile di almeno 9 euro l’ora per i lavoratori coinvolti. “Attraverso questo pronunciamento – ricorda il capogruppo dem – la Regione Puglia, le aziende sanitarie e ospedaliere, le agenzie regionali e gli enti strumentali dovranno inserire nei bandi un salario minimo di 9 euro all’ora. Un principio che può e deve essere applicato anche nella nostra regione”. Da qui l’appello diretto alla maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale. Moretti sottolinea come, nei mesi scorsi, la mozione dell’opposizione sul salario minimo, di cui era primo firmatario, sia stata rinviata in commissione proprio in attesa della decisione della Corte costituzionale. “Ora non ci sono più alibi – afferma –: a febbraio è prevista la calendarizzazione della mozione e mi auguro che il Consiglio regionale sappia esprimersi in modo unitario, superando l’indifferenza fin qui dimostrata”. Il capogruppo Pd richiama infine anche la proposta di legge regionale depositata il 17 dicembre dalla consigliera del Movimento 5 Stelle Capozzi, che riprende il modello pugliese. “L’auspicio – conclude Moretti – è che su entrambi i provvedimenti si arrivi rapidamente al voto, per garantire anche in Friuli Venezia Giulia un salario dignitoso nei contratti pubblici”.