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La Risiera di San Sabba sarà interessata da importanti e necessari interventi di riqualificazione e adeguamento antincendio del valore complessivo di 700 mila euro.
Sul posto, sono intervenuti oggi (lunedì 10 gennaio) il sindaco Roberto Dipiazza, l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi, l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi, la direttrice del Dipartimento Lavori pubblici Lucia Iammarino con l’architetto Paolo Ricci e il responsabile dei Musei storici e artistici Stefano Bianchi, nonché i rappresentanti dell'impresa Di Betta Giannino s.r.l. di Nimis (Ud), che è aggiudicata i lavori.
“Avviamo un progetto di 700 mila euro per la Risiera di San Sabba - ha spiegato l’assessore Elisa Lodi – che andrà a realizzare le necessarie uscite di sicurezza e tutto ciò che è necessario e previsto dalla normativa anti-incendio, prevedendo anche una particolare attenzione per i disabili, con nuovi servizi igienici e accessi facilitati. Previsto anche uno spazio verde che sarà dedicato al ristoro di comitive e scolaresche anche in considerazione del notevole afflusso al Monumento nazionale. Il cantiere è stato avviato nel mese di dicembre e prevede una durata contrattuale di 150 giorni”.
Soddisfazione nelle parole del sindaco Roberto Dipiazza, che ha sottolineato “l’attenzione dell’Amministrazione comunale per il Monumento nazionale della Risiera di San Sabba che necessitava di queste opere di riqualificazione e messa in sicurezza, anche in considerazione delle migliaia di persone che la visitano in occasione di cerimonie e manifestazioni. Mi fa piacere inoltre che, proprio qui davanti, sarà creato uno spazio verde funzionale alla sosta e al ristoro per i visitatori e la gente, prevedendo così un generale miglioramento dell’area”.
“Nel 1965 -ha ricordato l’assessore Giorgio Rossi – questo sito diveniva Monumento nazionale e 10 anni dopo, su progetto dell’architetto Boico, si realizzava il Civico Museo della Risiera di San Sabba. Sono passati una cinquantina d’anni senza che si facesse un serio intervento di manutenzione straordinaria come quello che stiamo facendo adesso, che vedrà interventi legati alla sicurezza e miglioramenti, perché la Risiera, assieme alla Foiba di Basovizza, raccoglie ogni anno circa 220 mila visitatori, tra scolaresche e turisti. Ringraziamo an il Ministero dei Beni Culturali che è stato generoso con la nostra città, non solo per i 50 milioni del Porto Vecchio, ma anche per aver finanziato questo importante intervento”.
Entrando nel dettaglio dei lavori sono previste: nuove uscite di sicurezza dal cortile interno e dai principali ambienti del Museo; nuove rampe per adeguare l'accessibilità ai vari ambienti da parte dei disabili; un nuovo sistema di accessi e pavimentazione nel giardino anteriore interno al complesso; la sistemazioni a verde e l’ illuminazione esterna al fabbricato; opere di ripristino delle murature in cemento armato facciavista; impianti antincendio (idranti, rivelazione ed allarme, illuminazione sicurezza); impianti elettrici; opere di ripristino e di finitura edili ed impiantistiche dei servizi igienici destinati al pubblico; una nuova piattaforma elevatrice per accessibilità disabili al piano primo; opere di ripristino della funzionalità e della finitura del portone ingresso principale; opere di ripristino della funzionalità dell’impianto di smaltimento acque meteoriche nonché la finitura e l’adeguamento di opere di carattere edile e impiantistico. I lavori saranno eseguiti senza la necessità di chiudere al pubblico la struttura se non in aree parziali o per brevissimi periodi.
La Risiera di San Sabba – stabilimento per la lavorazione del riso edificato a partire dal 1898 – venne utilizzata dopo l’8 settembre 1943 dall’occupatore nazista come campo di prigionia, e destinato in seguito allo smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, al deposito dei beni razziati e alla detenzione ed eliminazione di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei. Nel 1965 la Risiera di San Sabba fu dichiarata Monumento nazionale con decreto del Presidente della Repubblica. Nel 1975 la Risiera, ristrutturata su progetto dell’architetto Romano Boico, divenne Civico Museo della Risiera di San Sabba.
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