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MONFALCONE - Comune ed imprese contro A2a: ricorso al Presidente della Repubblica contro metanodotto. Troppi i posti di lavoro a rischio.

Aggiunto il: 26/01/2022
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Nella tarda serata di ieri il Comune di Monfalcone ha presentato ricorso al Presidente della Repubblica.
Oggetto di ricorso è il decreto del Ministero della Transizione Ecologica sulla compatibilità ambientale del progetto della nuova centrale a gas presentato da A2A.
“Stiamo facendo una battaglia giustissima a tutela di salute, ambiente e sviluppo del territorio”, commenta il sindaco Anna Cisint nella conferenza stampa di stamane, coadiuvata dal gruppo di lavoro del Comune con a capo l’Assessore Sabina Cauci e l’avvocato Teresa Billiani.
Si contestano anzitutto le ripercussioni ambientali: la nuova centrale produrrà le stesse quantità di CO2 della vecchia centrale a carbone (2,4 mln di tonnellate), e l’Amministrazione non concorda con la previsione di un funzionamento “a singhiozzo”, così da contenere le emissioni. 
L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) della centrale esistente, con scadenza 1.1.2026, prevede la sua chiusura entro il 31.12.2025, per cui non è sostenibile che dal giorno seguente ci saranno migliorie quanto all’emissione di CO2.
Non sono favorevoli nemmeno le condizioni di compensazione occupazionale.
“Il livello occupazionale è a favore della prospettiva di valorizzazione della nautica e portualità”, spiega il sindaco prima di cedere la parola ai rappresentanti delle aziende Nautec, Lepanto e MMX Technology, pregiudicate dall’esproprio dei terreni necessario alla realizzazione del metanodotto.

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