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Quanta attività radiologica in ASUGI ogni anno e come la Radiologia Diagnostica è entrata nei percorsi interventistici di cura dei malati.

Aggiunto il: 11/07/2022
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Il radiologo si trova quindi a gestire un’ampia gamma di tecnologie, che comprende la radiologia tradizionale, l’ecografia, la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica (RM), tecniche queste ultime che sono andate incontro a recenti sviluppi tecnologici che hanno ampliato le loro potenzialità diagnostiche incrementandone l’utilizzo nei percorsi diagnostico-terapeutici.

Nell’area giuliana di ASUGI l’offerta di prestazioni diagnostiche della SC Radiologia Diagnostica ed Interventistica e della SSD Radiologia Interventistica Endovascolare dell’ospedale di Cattinara e quella garantita dalla SC Radiologia dell’ospedale Maggiore comprende tutte le tecniche e metodiche della diagnostica per immagini: radiologia tradizionale, senologia, ecografia, TC, RM, angiografia diagnostica ed interventistica e procedure interventistiche eco, TC e RM guidate.

Nel 2021 – anno in cui l’attività è stata pesantemente condizionata dalla pandemia – le Radiologie dell’Area Giuliana di ASUGI hanno erogato 177983 prestazioni radiologiche, tra cui 87446 indagini di radiologia tradizionale, 7783 mammografie, 22615 ecografie, 41018 esami TC, 9771 esami RM, 1004 angiografie e 3202 procedure interventistiche eco, TC e RM guidate (dati rilevati dal G2 clinico). Le prestazioni sono state erogate per pazienti afferenti dal PS, per pazienti ricoverati e per pazienti ambulatoriali.

Nelle Radiologie dell’Area Giuliana di ASUGI la diagnostica per immagini viene utilizzata per attività di screening senologico (II livello), per la diagnosi di patologie dei vari organi e apparati, per la stadiazione di patologie neoplastiche, per il planning preoperatorio, per la valutazione della risposta a terapie mediche o chirurgiche. Inoltre con la radiologia interventistica si ottengono quotidianamente diagnosi mininvasive attraverso agoaspirati e biopsie guidati dall’imaging effettuati in regime ambulatoriale con la sola anestesia locale. Con la radiologia interventistica vengono inoltre effettuate prestazioni terapeutiche quali termoablazioni di lesioni tumorali (che vengono eseguite in regime ambulatoriale o di day hospital con anestesia locale e blanda sedazione) e procedure di embolizzazione arteriosa i cui contesti di utilizzo variano dalle fratture di bacino, al trattamento di lesioni neoplastiche maligne (quale l’epatocarcinoma), al trattamento dell'ipertrofia prostatica.

Tra i vari ambiti di utilizzo della diagnostica per immagini nell’Area Giuliana di ASUGI si considerano brevemente alcuni settori esemplificativi.

In ambito neurologico l’imaging e la radiologia interventistica hanno modificato la gestione dell’ictus ischemico acuto (stroke cerebrale). In particolare l’utilizzo della TC perfusionale, eseguita in urgenza presso la Radiologia dell’ospedale di Cattinara contribuisce ad offrire al paziente la migliore opzione di trattamento seguendo un approccio individualizzato e consentendo di indirizzare i pazienti idonei a procedure radiologiche interventistiche (trombectomia) che consentono la ricanalizzazione di occlusioni arteriose, anche dei rami intracranici più distali. Questa gestione necessita di un’efficace organizzazione multidisciplinare che coinvolge medici del PS, medici radiologi e neurologi e che all’ospedale di Cattinara viene garantita per rientrare nella limitata finestra temporale disponibile (poche ore dall’inizio dei sintomi). In ambito neuroradiologico inoltre l'imaging avanzato con RM fornito dall’apparecchiatura RM 3T in dotazione alla Radiologia dell’ospedale di Cattinara consente al neurochirurgo di pianificare in modo ottimale l'intervento chirurgico in casi di lesioni tumorali dell'encefalo utilizzando ad esempio la RM funzionale, che valuta l'attivazione cerebrale, o la trattografia, che valuta i fasci di sostanza bianca.

Nella patologia nodulare tiroidea l’agoaspirazione ecoguidata consente un’accurata diagnosi citopatologica e le terapie termoablative ecoguidate che si avvalgono della radiofrequenza e delle microonde permettono un approccio alternativo alla chirurgia nel nodulo tiroideo benigno sintomatico e consentono anche il trattamento di noduli tiroidei iperfunzionanti.

In ambito senologico la diagnostica si avvale di un’ampia gamma di procedure di imaging (mammografia, ecografia, tomosintesi e RM) e dell’attività agoaspirativa e bioptica sotto guida ecografica, stereotassica e di RM. Ciò contribuisce, nell’ambito della Breast Unit, a una gestione multidisciplinare delle pazienti affette da neoplasia mammaria in fase di diagnosi, trattamento e follow-up. Presso la SC Radiologia Diagnostica ed Interventistica di Cattinara dal 2018 è inoltre in atto un percorso denominato PRONTO SENO, rivolto alle donne con sintomi mammari (nodulo, mastite che non risponde alla terapia e secrezione ematica del capezzolo). Questo percorso, che è stato potenziato durante il lockdown nel 2020, prevede l’accesso diretto quotidiano in Radiologia dalle ore 12 alle 13, senza impegnativa del medico per le donne del percorso screening mammografico regionale, con impegnativa del proprio curante invece per le altre donne, ma senza bisogno di un appuntamento CUP. Nella maggior parte dei casi le indagini radiologiche in queste donne non evidenziano lesioni sospette, ma la sintomatologia stessa è fonte di grande ansia e la risposta immediata e qualificata che viene data è ed è stata molto apprezzata in questi anni.

In ambito toracico la TC ad alta risoluzione viene estesamente utilizzata per l’inquadramento diagnostico delle patologie interstiziali. L’impiego sempre più esteso della biopsia TC guidata nelle lesioni polmonari nodulari, condiviso nell’ambito della Lung Unit, ne permette un’accurata diagnosi istopatologica.

In ambito cardiologico/cardiochirurgico l’angio-TC delle arterie coronarie, il cui utilizzo è in costante aumento, viene impiegata soprattutto per la valutazione di pazienti già sottoposti ad altre indagini diagnostiche non invasive con una probabilità bassa-intermedia di malattia coronarica significativa, consentendo una valutazione non invasiva di questi pazienti. Viene inoltre utilizzata nei controlli dei pazienti già sottoposti a vascolarizzazione miocardica (stenting o bypass aortocoronarico). La RM cardiaca, effettuata in stretta collaborazione con il cardiologo, viene impiegata estesamente per lo studio di molteplici patologie, in particolare delle cardiomiopatie, delle sospette miocarditi, delle malattie del pericardio e per la valutazione di vitalità ed ischemia nella cardiopatia ischemica.

A livello epatico l’imaging integrato (ecografia, ecografia con mezzo di contrasto, TC, RM) consente un’accurata caratterizzazione delle lesioni focali, riservando la biopsia imaging guidata a un numero limitato di esse, dopo discussione nell’ambito di meeting multidisciplinari. La radiologia interventistica ha un ruolo fondamentale nella terapia dell’epatocarcinoma grazie alle terapie ablative Eco/TC guidate ed alla chemioembolizzazione endoarteriosa effettuata dal radiologo interventista.

In ambito urologico il trattamento crioablativo dei tumori renali inferiori ai 4 cm costituisce trattamento efficace alternativo al trattamento chirurgico soprattutto in pazienti anziani o in pazienti a rischio. La crioablazione viene eseguita avvalendosi della sola anestesia locale e permette di dimettere il paziente dopo un solo giorno di degenza. La RM multiparametrica ha rivoluzionato l’iter diagnostico del paziente con sospetta neoplasia prostatica, selezionando nell’ambito della Prostate Unit i pazienti da inviare all’approfondimento bioptico. Quest’ultimo, in casi selezionati, si avvale di una tecnica avanzata per raggiungere la lesione con precisione utilizzando software che fondono le immagini ecografiche e di RM. L’embolizzazione arteriosa viene utilizzata per il trattamento mininvasivo dell'ipertrofia prostatica, patologia benigna ma con alta prevalenza ed impatto sulla qualità della vita.

Quale esempio di come la Radiologia Diagnostica è entrata nei percorsi interventistici di cura dei malati riportiamo il caso di Angela (nome di fantasia), in allattamento da quattro settimane, che il 30 marzo scorso accede alla SC Radiologia Diagnostica ed interventistica dell’ospedale Cattinara nell’ambito del percorso Pronto Seno per la comparsa di tumefazione, arrossamento e dolore alla mammella destra da una settimana, non rispondenti alla terapia medica. Angela è molto sofferente e preoccupata di non poter continuare l'allattamento. Viene visitata dalla radiologa senologa e sottoposta a indagine ecografica che conferma la mastite con raccolta ascessuale di circa 5 cm in sede retro retroareolare. Viene pertanto sottoposta a drenaggio ecoguidato immediato della raccolta ascessuale, con invio del pus al laboratorio per antibiogramma. Rivista in Radiologia dopo pochi giorni, si constata un netto miglioramento del quadro clinico senza più evidenza di raccolta flogistica all'indagine ecografica. La pronta diagnosi e il concomitante trattamento hanno evitato un peggioramento della sintomatologia, che spesso in questi casi conduce a trattamento chirurgico per drenaggio dell’ascesso, con compromissione quasi sempre dell'allattamento.

Angela ci è stata molto riconoscente e soprattutto felice di poter continuare ad allattare.

 

 

CREAUS

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