“La UIL poste Gorizia denuncia da anni questa condizione di continua emergenza nella quale versa la Filiale di Poste Italiane S.p.A. di Gorizia. Siamo di fronte ad uno scenario preoccupante che non dà prospettive incoraggianti: “i continui tagli al personale oltre a ridurre drasticamente il costo del
lavoro a vantaggio dell’Azienda, va a minare l'efficienza degli uffici postali, mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori e la qualità del servizio alla clientela”. A dichiararlo è Grazia
Colella, Referente territoriale UIL poste Gorizia Divisione MP e Coordinatrice Regionale in materia
di proposizione commerciale, che prosegue: “nel mese di maggio è stato sottoscritto un accordo a
livello nazionale per l'assunzione di personale da mercato esterno che sta entrando a regime in
questi mesi”. Ricordiamo che Gorizia è la provincia con l’età media del personale tra le più alte
d’Italia, perché negli anni non è stato fatto un adeguato ricambio generazionale, e chi è in servizio paga lo scotto sulla propria pelle. Infatti, incalza la sindacalista: “lo stress psico-fisico è all’ordine del
giorno per i continui spostamenti del personale sul territorio per tappare i buchi altrimenti gli uffici
non aprirebbero, le ferie spesso vengono revocate per esigenze operative a detta dell’Azienda ma
in realtà è per la gravissima carenza di personale e questo per noi è inaccettabile perché le ferie
sono un diritto del lavoratore.” Quest'anno inoltre è cessato dal servizio un numero di lavoratori
superiore a quello assunto e le conclusioni sono ovvie. Inoltre, i tanti servizi offerti da Poste Italiane
stanno riscuotendo un buon successo negli Uffici nonostante tutto e quindi chiediamo più assunzioni da destinare al territorio Goriziano per dare respiro ai colleghi ormai allo stremo delle forze. In un
contesto sociale in piena crisi non si possono pretendere risultati commerciali top ma la Filiale
continua a fare pressioni andando oltre il limite consentito e questo per noi è poco etico, a questo si aggiunge il fatto che i colleghi consulenti sono pochi e in molti casi sono ancora in formazione.
Inoltre, quasi mai c'è il tempo per svolgere adeguatamente i corsi di formazione e questa situazionegenera molta incertezza tra i colleghi. Insomma, questa è la gravissima condizione in cui versa la Filiale di Gorizia – conclude Colella –” Bisogna rispettare i lavoratori, per noi il benessere lavorativo è fondamentale e purtroppo qui da noi manca completamente servono più assunzioni e bisogna dare voce ai territori, attivando la contrattazione di secondo livello, solo così possiamo ottenere risultati incoraggianti mettendo avanti le reali esigenze di ogni singolo territorio”
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