Il fallimento della politica amministrativa di Cisint e compagnia è decretato dalla lettera del
rione centro.Questa lettera infatti dimostra in tutta la sua gravità il disagio che esiste a Monfalcone negliultimi anni, un disagio che nasce dauna città che è diventata sempre meno accogliente per i ragazzi e le ragazze, con paghebasse e genitori sempre più soli ad affrontare una condizione compromessa da anni dilockdown e di restrizioni.
Un disagio che riguarda tutti e tutte non solo i giovani, perché dove c'è qualcuno che sta
male alla fine stiamo male tutti e tutte, sta male la comunità.Cosa ha messo in campo l'amministrazione per i giovani e le famiglie? I centri gioco sonoancora chiusi dopo la pandemia, i posti per giocare a pallone sono recintati, i campetti
trasformati in giardini in cui si può solo girare in tondo, cancelli in ogni dove e richieste di risarcimenti stellari a famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese.Altro che politiche per la famiglia!In compenso però si è voluta chiudere con spirito ideologico la microarea del centro che
serviva a monitorare un territorio complesso, dare risposte ai cittadini in difficoltà. Ancheagganciando i giovani e le giovani più soli e coinvolgendoli in progetti positivi, fuori dalcontesto scolastico, cioè quando sono più soli e fuori dai tradizionali percorsi educativi e diprotezione. Anche il centro giovani ormai non ha più una funzione aggregativa e coesiva,trasformato in un corsificio sordo alla sfida del lavoro di strada.La città con più telecamere oggi ci presenta il conto sul piano sociale e lo fa con la parte piùfragile di noi, i ragazzi e le ragazze.
Ma non c'è più sordo di chi non vuol sentire e quindi la risposta che dà la sindaca ancorauna volta è una risposta ideologica che nontiene minimamente in conto di quelle che sono le nuove modalità di intervento in unasocietà sempre più complessa e frammentata anche dopo il covid. Non basterà un progettoa spot con il titolo di "welfare di comunità" per fare comunità. C'era bisogno di fare, negli
anni, investimenti seri, costanti ed ingenti.Le scelte divisive di questi anni invece, che puntano il dito sui nemici del momento, anzichéfare comunità, finiscono per ricadere su quelle fasce giovanili che già oggi non hanno più unposto dove andare a giocare liberamente a pallone, non hanno luoghi di ritrovo, senza più ilsupporto degli operatori di strada eliminati da chi evidentemente pensava fossero una spesainutile. Per questo non bastano interventi "spot", perché la coesione sociale non si praticacon un video su facebook o qualche buona pubblicità.Questa amministrazione ha ridotto, durante il suo lungo primo mandato, di circa 2 milioni dieuro rispetto al 2016 i finanziamenti per interventi sulla sua comunità. Ma chi risparmia sul
sociale oggi ne paga un prezzo doppio domani. Questa amministrazione ha avutol'ennesima occasione per fare autocritica e promuovere programmi educativi, di socialità epromozione di comunità, per l'ennesima volta ha preferito evocare la repressione, lapunizione, con un linguaggio punitivo che non si argina nemmeno davanti alla minore età deiprotagonisti. L'ennesimo debito con il futuro della città e con i cittadini di domani.La Sinistra
Potrebbe piacerti anche...
Non ci sono media correlati