GORIZIA - Comune più efficiente: Pagati gli incentivi ai dipendenti.

Vai al video precedente

UDINE - Colto da un arresto cardiocircolatorio, perde il controllo e collide con un'auto parcheggiata.

Vai al video successivo

MONFALCONE - I letti della Morsolin: un’operazione di sciacallaggio politico. Dichiarazioni di Cisint.

Aggiunto il: 25/11/2022
Visualizzazioni: 16

“La consigliera Morsolin dovrebbe sapere che la gestione, e la dismissione, dei beni e del patrimonio di proprietà pubblica è soggetta a procedure che i funzionari preposti sono chiamati per responsabilità propria a seguire, sulla base peraltro delle norme di un codice anacronistico rispetto al quale, il vice premier e ministro delle infrastrutture, ha già annunciato l’intendimento di voler procedere a modificare. In ogni caso l’asta si è resa indispensabile anzitutto per ragioni di sicurezza e prevenire incendi liberando lo spazio occupato per il loro deposito, oltre che per evitare i costi di smaltimento. I letti all’asta sono 80 mentre ben 20 sono “a disposizione” in comodato gratuito riservato a persone che sono in attesa di riceverli da ASUGI competente per fornire questo tipo di ausilio essendo appunto questa una competenza dell’azienda sanitaria e non del Comune.

Ciò che, tuttavia, è inaccettabile, in questa operazione di vero e proprio sciacallaggio politico non è tanto l’incompetenza amministrativa che ne emerge, ma la mistificazione che questo ordinario iter faccia parte di una logica del Comune che trascura l’attenzione verso il sociale e favorisce altri settori. Nulla di più falso e soprattutto c’è da dire che è la Morsolin che dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa alla città per aver gravemente trascurato nel suo mandato l’attenzione proprio verso i soggetti più fragili. Lo testimoniano incontestabilmente i dati: la spesa per i servizi sociali è passata da 16 milioni 700 mila del 2016 nel periodo della Morsolin, a 23 milioni e 703 mila nel 2021 e conseguentemente sono aumentati gli utenti, circa 500 persone in più, è cresciuta la spesa per i servizi di assistenza domiciliare, passata da 498 mila a 693 mila nonchè le persone che hanno usufruito dell’assegno per l’autonomia e quelle che hanno usufruito di assegni economici, mentre  la casa di riposo ha raddoppiato gli utenti non autosufficienti, da 60 a 120, riducendo le liste d’attesa degli ospiti che in passato dovevano ricorrere ad altre strutture con l’allontanamento dai congiunti. Tutto questo è avvenuto bloccando gli aumenti delle tariffe, che era la logica costante della gestione Morsolin e contenendo la tassazione. L’incremento degli interventi nel sociale non ha inciso sulla riqualificazione cittadina, sulla maggior pulizia della città, sulla sicurezza e neppure sulle iniziative per rendere Monfalcone più attraente e sostenere le attività commerciali anche attraverso le azioni di richiamo per festeggiare il periodo natalizio. Quando parla di sociale, la Morsolin cominci a mostrare rispetto per l’impegno profuso da questa amministrazione comunale rispetto alla sua scadente gestione precedente e la smetta di insistere con la nostalgia per un modello del passato di una citta triste, degradata e buia”.

Potrebbe piacerti anche...

MEDIA CORRELATI

Non ci sono media correlati