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TRIESTE - Dal 7 dicembre il nuovo Zauberfloete al Verdi col podio di Beatrice Venezi e giovani talenti.

Aggiunto il: 04/12/2023
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Torna a Trieste come secondo appuntamento di stagione Die Zauberflöte in versione integrale e in lingua originale con solo i dialoghi in italiano, con la lodata regia di Ivan Stefanutti, già molto apprezzata a Como per la sua ambientazione fiabesca ed onirica. Il cast è guidato da una vera diva della nuova generazione d’arte: la popolare direttrice d’orchestra Beatrice Venezi, nota per il suo amore per Mozart, grande divulgatrice e icona di un nuovo modo di fare musica colta al femminile. Inoltre il titolo inaugura un importante ed innovativo rapporto di collaborazione con il Conservatorio di Musica G. Tartini di Trieste, che proseguirà su tutti i titoli della stagione. Ispirato alle seduzioni esotiche de Le Mille e una Notte giunge a Trieste, a soli due mesi dalla prima a Como, Die Zauberflöte di Mozart in versione integrale e con solo i dialoghi tradotti efficacemente in italiano dal librettista Stefano Simone Pintor. L’allestimento di Ivan Stefanutti, tradizionale nel suo impianto seppur con ambientazione liberamente ispirata al gusto esotico del Settecento figurativo, consente una piena godibilità trasversale del celebre titolo mozartiano, impreziosito da giovani voci di pregio come il soprano croato Darija Aguštan e la bella violinista e soprano Patricia Daniela Fodor, entrambe nel ruolo di Pamina.  Al loro fianco un altro talento di grande statura dall’Accademia della Scala, Paolo Nevi, tenore dall’anima rock, che è giunto a Trieste per Manon e ora per Flauto, reduce da due prestigiose produzioni, prima al ROF di Pesaro per Viaggio a Reims di Rossini e poi in Scala per il mozartiano Le Nozze di Figaro. In due serate Tamino sarà invece il giovanissimo tenore palermitano Andrea Schifaudo, reduce da importanti produzioni al Teatro Comunale di Bologna e al Petruzzelli di Bari. Sarastro avrà la voce di Alessio Cacciamani, già puer cantor della Sistina, allievo di fagotto all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, vero musicista di stoffa sin da bambino e oggi basso tra i più ricercati in teatri come San Carlo, Opera di Roma, Fenice, Concertgebouw. Cacciamani si alternerà nel ruolo con Alessandro Ravasio, voce assai stimata, nonostante la giovane età, per il repertorio barocco e mozartiano. La Regina della Notte avrà invece i volti di due interessantissimi soprano della più fresca leva: Letizia Bertoldi, che dopo Trieste proseguirà il suo cammino mozartiano al Comunale di Bologna con Don Giovanni e la svizzera Nicole Wacker, che nel ruolo ha già raccolto grande successo in tournée con Opera Lombardia. Direttamente dal Don Giovanni dell’Opera Nazionale Finlandese e prima di tornare al Regio di Torino per il Don Pasquale di Donizetti, quindi ritornare a Trieste per La Cenerentola di Rossini, avremo il Papageno del baritono Vincenzo Nizzardo affiancato dalla Papagena Chiara Maria Fiorani, già applaudita al debutto dell’allestimento sul palco del teatro Sociale di Como. Completano il primo cast il tenore e pianista di forte vocazione liederistica Marcello Nardis e il basso Liu Ytian. 
Invece I Tre Geni Caterina Trevisan, Francesca Clemente e Marina Lombardi inaugurano con la loro presenza in cast il nuovo accordo di collaborazione con il Conservatorio di Musica G. Tartini di Trieste, che ad ogni allestimento porterà dunque sul palco del Teatro Verdi una selezione dei migliori allievi per offrire una vera esperienza lavorativa ai giovani talenti coltivati in città. Commenta così questo importante accordo il Sovrintendente Giuliano Polo: “L’accordo con il Conservatorio cittadino è fondamentale nell’ottica di stringere rapporti sempre più forti tra il nostro teatro e le istituzioni formative della città, dalle scuole coinvolte nelle opere in un atto come educazione all’ascolto, agli incontri propedeutici ai titoli di cartellone, fino a questo nuovo passo che darà un assaggio concreto della futura carriera a tanti talenti in nuce. Tutto il teatro ringrazia dunque il Conservatorio giuliano per l’aver finalizzato con noi in tempi brevi ed efficaci questo nuovo progetto comune”. Sul podio una delle direttrici, scrittrici e divulgatrici più popolari del panorama italiano, Beatrice Venezi, fresca del gala rossiniano all’Opera d’Avignone con l’Orchestra Nazionale d’Avignone e Provenza e della direzione dell’Orchestra Fondazione Arena di Verona con Giuseppe Gibboni al violino per il centenario di Micat in Vertice, storica stagione dell’Accademia Chigiana di Siena. Commenta così il Direttore Artistico Paolo Rodda: “Siamo felici di aver aperto la stagione con due titoli dal podio tutto femminile e credo che questo possa essere in sé un segnale importante da coltivare con attenzione a favore di tutta la città. Inoltre Beatrice Venezi si è sempre molto impegnata nella divulgazione musicale, un valore a cui crede fermamente anche tutto il Teatro Verdi e dunque un motivo in più per valorizzare al massimo la sua presenza a Trieste”.

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