Il Tar Friuli-Venezia Giulia, con sentenza in forma semplificata, ha accolto il ricorso dell’Associazione Baitus Salat, relativa all’ordinanza con cui il Comune di Monfalcone ha inibito l’uso dell’area di pertinenza dell’edificio di via Primo Maggio, n. 103. Il Giudice ha ritenuto insussistenti i motivi che avevano indotto il Comune a vietare l’utilizzo dell’area esterna ritenendo che non si tratti di area di cantiere come aveva sostenuto l’Amministrazione Comunale. Nella Motivazione, il Tribunale, nel condividere le prospettazioni dell’Associazione ricorrente, ha ritenuto: “insussistenti i presupposti per inibire l’utilizzo dell’immobile nella sua interezza, anche alla luce della sua destinazione – nota al Comune – all’esercizio di diritti di rango primario quale la libertà di riunione, di associazione e di culto. Tali diritti, pur non godendo di incondizionata prevalenza sui contrapposti interessi pubblici (cfr. il decreto presidenziale n. 856/2024, emesso dal Consiglio di Stato su analoga vicenda), avrebbero giustificato un più attento bilanciamento delle rispettive posizioni”. Il provvedimento del Comune è stato dunque annullato dal Tar. Di fronte alla decisione del TAR, che riguarda il profilo urbanistico della pertinenza esterna, il Comune di Monfalcone, considerando valide le proprie motivazioni, ritiene che ci siano le ragioni per presentare appello al provvedimento.
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