MONFALCONE - Immigrazione. DelBello (PD): "Irresistibile attrazione della città per gli stranieri".

"Al primo gennaio del 2023 a Monfalcone gli italiani residenti erano 20.600, gli stranieri quasi 9.000 fra cui 4700 provenienti dal Bangladesh. Monfalcone è uno dei comuni italiani con la maggior quota di residenti stranieri (il 30% in costante aumento). Mediante i dati Istat disponibili, il demografo Gianpiero Dalla Zuanna ha redatto una coincisa e significativa descrizione del “caso” Monfalcone, ovvero la città che nel Nordest italiano sta manifestando in modo particolare negli ultimi sette/otto anni una irresistibile  attrazione per la manodopera di origine straniera in buona parte extracomunitaria (che dal 2016 ad oggi è più che raddoppiata). In realtà le persone di origine straniera sono molto più numerose perché l’immigrazione a Monfalcone è di vecchia data: non solo 2022, a Monfalcone sono stati 241 gli stranieri che hanno acquisto la cittadinanza italiana. Ancora più significativi sono i dati sull’età, il sesso e la dinamica demografica. Gli stranieri con più di 70 anni erano 91, gli italiani 5.400, per contro le persone nelle età centrali di lavoro (25-44) quasi si equivalevano con 3.558 italiani e 3.599 stranieri. Fra questi potenziali lavoratori stranieri, il 58% erano uomini (ma in età 40-44 gli uomini erano il doppio delle donne). I bambini italiani in età prescolare (0-5) erano 685, gli stranieri 1017. Nel 2022 a Monfalcone sono nati 106 bambini italiani e  197 stranieri, mentre sono deceduti 379 italiani e 6 stranieri. Nel quinquennio 2018-22 la fecondità media delle donne italiane è stata di 1.34 figli (in linea con la media nazionale), quella delle donne straniere di 2,35, superiore a quella dello stesso Stato del Bangladesh (1,93 figli per donna nel 2023). In complesso  a  Monfalcone, sono stati dati 1,82 figli per donna, uno dei livelli più alti fra le città italiane, allo stesso livello della Francia. Infine nel corso del solo 2022 all’anagrafe di Monfalcone si sono iscritti  più di 1000 nuovi cittadini stranieri di cui 700 provenienti direttamente dall’estero e 300 da altri comuni italiani, mentre gli stranieri cancellati dall’anagrafe sono stati 300 per un saldo migratorio  degli stranieri di + 730. Per conto, la differenza fra iscritti e cancellati italiani nell’anagrafe di Monfalcone è stata negativa (- 130). Se il trend continuerà in questa direzione, è verosimile (con tutte le cautele del caso) ipotizzare fra 10-15 anni una città composta per metà di nativi italiani e per l’altra metà di stranieri (nonché di nativi di origine straniera) con la religione musulmana (in forte espansione verosimilmente più ancora per motivazioni identitarie  che spirituali) seconda dopo quella cristiana cattolica (per altro in costante regresso per i processi di laicizzazione che in Occidente sono incomprimibili). Quanto alle rimesse degli immigrati, proprio in questi giorni l’Ires, rielaborando di dati della Banca d’Italia, ha reso noto che nel tempo i flussi in uscita dal Friuli Venezia Giulia (cioè soldi che gli immigrati inviano nel Paese di origine) hanno assunto un peso sempre maggiore nella ex Provincia di Gorizia: dall’8,4% del totale regionale nel 2005 al 22,7% del 2023. “Tale andamento – spiega l’Ires – è dovuto essenzialmente all’espansione del  valore delle rimesse della comunità originaria del Bangladesh residente a Monfalcone”. Questi sono dati oggettivi ed inconfutabili seguiti da ipotesi probabili e verosimili, i commenti di ogni tipo (ovviamente anche politici) al dibattito ed al confronto democratico."