Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta presentata dai rappresentanti dei Centri islamici per la nomina di un commissario ad acta per imporre al Comune di Monfalcone l’individuazione di siti di preghiera. “E’ l’ennesimo pronunciamento dell’organo giurisdizionale - ha osservato il sindaco - che conferma la correttezza del comportamento tenuto dall’ente. L’Amministrazione comunale era intervenuta con due ordinanze nei confronti di due strutture operanti in modo irregolare in locali che, per ragioni urbanistiche, di sicurezza e incolumità pubblica, non potevano essere adibiti a luoghi di culto". Ancora, prosegue il primo cittadino "I responsabili dei due centri avevano quindi chiesto la nomina di un commissario per imporre all’amministrazione pubblica siti temporanei di preghiera alternativa a quelli indicati - dopo una accurata ricognizione - dagli uffici municipali. Anche questa pretesa è stata ora respinta dal Consiglio di Stato."
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