“Alla vigilia del primo Maggio è importante spendere alcune riflessioni per sottolineare come l’azione portata avanti da Coldiretti e da chi la sostiene sia fondamentale per il futuro del nostro Paese. Ci sono delle battaglie, condivise con i vertici delle Organizzazioni, che devono essere portate avanti. Fondamentale il rispetto del principio di reciprocità, che rischia di vedere calpestata l’agricoltura italiana. Le regole imposte alle imprese agricole devono essere le stesse che deliberano l'ingresso di prodotti da altri Paesi, altrimenti incorriamo in una concorrenza sleale che pregiudica il lavoro degli agricoltori e dei produttori italiani. È inoltre necessario che la provenienza dei prodotti sia chiara: serve l'etichettatura obbligatoria e chiaramente visibile del Paese di origine e un sistema di tracciabilità di tutti gli stadi della filiera del prodotto, altrimenti alimenti prodotti all’estero che vedono solo l’ultimo passaggio della filiera in Italia possono essere ‘spacciati’ per made in Italy, a discapito di chi qui produce, investe, vende e paga.
Importante anche portare avanti un ragionamento che metta sullo stesso piano fauna selvatica e agricoltori, adottando politiche che consentano la produzione. L’equilibrio tra fauna e agricoltura è precario e va aiutato e rafforzato anche dall’azione legislativa e delle Istituzioni. Anche quella che si fa con la terra è dignità del lavoro”.
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