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PONTECORVO - Operazione contro contrabbando di gasolio agricolo: sequestrati 1,5 milioni di euro a societą.

Aggiunto il: 03/11/2024
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La Guardia di Finanza ha portato a termine un'importante operazione per contrastare l'evasione e le frodi fiscali nel settore dei carburanti. Questa mattina, i Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone hanno eseguito un sequestro preventivo, su mandato del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cassino, a carico di una società di Pontecorvo (FR) operante nella distribuzione di carburante agricolo e per trasporto su strada. Il provvedimento, che colpisce anche l’amministratore della società, riguarda un valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro. Le indagini, condotte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Cassino attraverso strumenti tecnici, controlli bancari, e verifiche economico-finanziarie, hanno svelato una presunta associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di gasolio agricolo. Si stima che la quantità di carburante oggetto delle frodi ammonti a oltre 1.470.000 litri, distribuito a clienti non autorizzati. L’inchiesta ha finora individuato il coinvolgimento di sette persone tra dirigenti, autisti e personale amministrativo della società, che sarebbe accusata di aver emesso fatture false per la vendita di gasolio agricolo a circa 150 soggetti che esercitano attività agricole. Tuttavia, questi agricoltori, sentiti dalla Guardia di Finanza, hanno dichiarato di non conoscere né la società né il suo amministratore e di non aver mai ricevuto né acquistato il prodotto indicato nelle fatture. Il gasolio agricolo, destinato esclusivamente all'uso agricolo, è soggetto a un'accisa ridotta e beneficia di un'IVA agevolata al 10%, a differenza del gasolio per autotrazione, che applica un'aliquota del 22%. Per mascherare l'operazione, l’associazione emetteva documenti di trasporto elettronici (e-DAS) falsificati, indicando destinazioni e destinatari fittizi, mentre il carburante veniva consegnato altrove, con un danno significativo per l'Erario. Infine, le fatture false giustificavano l'uscita del prodotto dai magazzini della società, caricando tali transazioni sui profili fiscali degli ignari imprenditori agricoli. Il GIP del Tribunale di Cassino ha quindi disposto il sequestro di denaro, beni mobili e immobili e quote societarie nei confronti della società e, in caso di insufficienza, del suo amministratore, per un valore pari a 1,5 milioni di euro, corrispondente all'ammontare delle imposte evase. Questo comunicato è diffuso ai sensi del d.lgs. 106/2006, modificato dal d.lgs. 188/2021, in osservanza del principio di presunzione d'innocenza, vista l’importanza pubblica del caso e il diritto costituzionalmente tutelato all'informazione.

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