FROSINONE - I volontari del servizio universale dell’Azienda Formazione al lavoro sul cambiamento climatico e disuguaglianze sociali.
GORIZIA - Celebrazioni del 211° anniversario dell’Arma dei Carabinieri.
“Ringrazio il Presidente della Provincia, i Consiglieri Provinciali e i sindaci per aver promosso questo momento di confronto. È un tema che conosciamo bene. Si tratta di una riforma partita nella scorsa legislatura, nella quale il centrosinistra ha avuto un ruolo da protagonista. Ora, però, è responsabilità dell’attuale Giunta regionale intervenire per garantire l’equilibrio tra razionalizzazione e diritto al servizio. Le criticità emerse dagli interventi dei sindaci, da quelli con un numero di abitanti maggiore fino ai piccoli comuni, confermano che il sistema delle Unità di Rete, se applicato in modo rigido, può compromettere un servizio essenziale per studenti, lavoratori e cittadini che quotidianamente si muovono nel nostro territorio”. Così in una nota la consigliera regionale Pd del Lazio, Sara Battisti, intervenuta alla riunione convocata presso la Provincia di Frosinone per affrontare le criticità legate al Trasporto Pubblico Locale (TPL). “Per questo – ha aggiunto – è fondamentale adottare una doppia strategia: da un lato, attendere gli esiti della gara e valutare attentamente il piano che verrà presentato dal soggetto aggiudicatario; dall’altro, aprire fin da ora un dialogo tecnico con l’assessorato e gli uffici competenti per verificare la possibilità di apportare modifiche legislative mirate, qualora emergano elementi critici. Se una legge, una volta applicata, non funziona nei territori, va corretta. E possiamo farlo anche attraverso lo strumento del collegato di bilancio, già in fase di avvio”. Battisti ha infine proposto di utilizzare sin da subito i prossimi sei mesi di proroga per lavorare con l’assessorato regionale alla mobilità su un possibile intervento normativo: “Non possiamo permetterci di arrivare impreparati alla nuova fase. Serve un lavoro immediato per rivedere chilometraggi, servizi e logiche delle Unità di Rete. Se agiamo ora, potremo eventualmente intervenire anche al prossimo collegato in consiglio regionale, garantendo maggiore equilibrio e risposte concrete, a partire dal 2026. Rimandare tutto significherebbe esporre i territori a ulteriori disservizi, contenziosi e ritardi”.
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