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VENEZIA - Canapa sativa, la Regione Veneto non interverrà: nessuna iniziativa verso il Governo sul settore in crisi.

Masolo (Europa Verde): “Così si condanna una filiera legale, sostenibile e innovativa all’estinzione”
Aggiunto il: 16/07/2025
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Dopo quasi un anno di attesa, la Giunta regionale del Veneto ha risposto all’interrogazione presentata il 1° agosto 2024 dal consigliere regionale Renzo Masolo (Europa Verde) sul futuro della filiera della canapa sativa L. Una risposta, secondo il consigliere, “arrivata con 11 mesi di ritardo e totalmente deludente”, che conferma l’assenza di iniziative della Regione per difendere un settore oggi messo in crisi dalla nuova normativa nazionale. L’interrogazione chiedeva alla Giunta se intendesse avviare un confronto con Governo e Parlamento in merito al Decreto Sicurezza – già convertito in legge – che vieta la coltivazione, lavorazione e vendita delle infiorescenze di canapa e dei suoi derivati, dopo l’inserimento del CBD tra i medicinali. Una scelta, ricorda Masolo, sulla quale l’Ufficio Massimario della Corte di Cassazione ha sollevato gravi dubbi di legittimità costituzionale e compatibilità con il diritto europeo. “La Regione ha scelto di non fare nulla – afferma Masolo –. Nonostante esista una legge regionale del 2019 e una mozione unanime del 2021 per sostenere il settore, oggi la Giunta si limita ad attendere, ignorando l’impatto devastante del provvedimento nazionale su imprese, lavoratori e territori. Non chiede modifiche legislative, non promuove il confronto, non tutela la filiera”. Secondo il consigliere, quella della canapa è una filiera che ha investito su legalità, sostenibilità ambientale e innovazione, oggi colpita da “una crociata ideologica senza fondamento scientifico né giuridico”. Masolo ribadisce che Europa Verde continuerà a sollevare la questione in tutte le sedi istituzionali: “Non è il momento di rinvii. Servono misure concrete per salvare un intero comparto agricolo-industriale che rischia altrimenti la chiusura definitiva”.

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