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Il consigliere regionale della Lega, Tommaso Fiazza, ha presentato un’interrogazione alla giunta per chiedere chiarimenti sui costi sostenuti dall’Ausl di Reggio Emilia per il potenziamento del servizio diurno sociosanitario dedicato alle persone fragili e ai consumatori di sostanze stupefacenti in zona stazione. Secondo Fiazza, il progetto, noto come “Open Day” e attivo dal 1° luglio in via Paradisi, non può essere considerato un modo efficace per contrastare la violenza crescente nell’area. Il servizio, affidato alla Cooperativa Papa Giovanni XXIII e sostenuto per metà dal Comune di Reggio Emilia, prevede l’apertura giornaliera per quattro ore sei giorni su sette. L’obiettivo dichiarato è offrire un luogo sicuro dove affrontare le crisi di astinenza. Tuttavia, Fiazza critica duramente l’iniziativa, definendola un’operazione di facciata che rischia di attrarre un numero ancora maggiore di tossicodipendenti in un quartiere già fortemente compromesso, peggiorandone le condizioni di sicurezza. Il consigliere cita le parole del sindaco di Reggio Emilia, che in una recente intervista ha collegato la maggior parte dei reati nella zona al consumo di crack. Attraverso l’interrogazione, Fiazza chiede di conoscere la proprietà dei locali utilizzati, la modalità di suddivisione dei costi, compresi quelli relativi al personale sanitario impiegato, e i criteri con cui è stato individuato il soggetto attuatore del progetto. Inoltre, solleva dubbi sulla scelta degli orari di apertura, domandando se siano stati stabiliti sulla base di studi scientifici oppure arbitrariamente. Infine, contesta la spesa in un momento in cui, a suo dire, si chiedono sacrifici fiscali ai cittadini per sostenere il sistema sanitario regionale.
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