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BOLOGNA - Fiazza (Lega): “Servono misure urgenti per contrastare il virus West Nile”

“Le cornacchie e altri corvidi hanno raggiunto densità abnormi in Emilia-Romagna, con impatti su fauna, agricoltura e salute pubblica”
Aggiunto il: 20/08/2025
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Attivare misure urgenti per ridurre la diffusione del virus West Nile, con particolare attenzione al contenimento delle popolazioni di corvidi. È la richiesta avanzata alla Giunta regionale dal consigliere della Lega Tommaso Fiazza attraverso una risoluzione che punta a rafforzare gli strumenti di prevenzione.

“La Regione Emilia-Romagna è tra i territori in cui, nel 2025, è stata confermata la circolazione attiva del virus – spiega Fiazza – trasmesso principalmente dalle zanzare del genere Culex e mantenuto nel ciclo uccello-zanzara-uccello, dove i corvidi svolgono un ruolo chiave come serbatoi naturali”.
Il consigliere evidenzia come la presenza di cornacchie e altre specie di corvidi abbia raggiunto “densità abnormi” nelle aree rurali e periurbane, con conseguenze negative sulla fauna nidificante, sull’agricoltura e sulla sanità pubblica. Le linee guida ministeriali raccomandano il contenimento delle popolazioni aviarie nelle zone colpite, ma il piano già attivato dalla Regione – osserva Fiazza – si è rivelato ancora poco efficace. Per questo l’esponente leghista chiede di potenziare le misure di controllo autorizzando abbattimenti selettivi nelle aree ad alta densità e semplificando l’iter autorizzativo. Tra le proposte figura anche l’installazione, per ciascun ambito territoriale di caccia, di almeno cinque trappole autorizzate per corvidi, da collocare nelle zone a maggiore intensità agricola, accompagnando l’intervento con attività formative rivolte a guardie venatorie, veterinari e agricoltori. Infine, Fiazza sollecita l’istituzione di un fondo regionale per sostenere gli Ambiti territoriali di caccia, le associazioni venatorie e i volontari nelle spese di acquisto e manutenzione delle trappole, oltre a una semplificazione delle procedure per l’autorizzazione agli abbattimenti nei siti di Rete Natura 2000 e nelle zone di protezione speciale.

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