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“In classe si va per studiare, non per passare tempo prezioso sui social. Per questo dico bene allo stop all’utilizzo dei cellulari durante le ore di lezione, una novità che i presidi veneti stanno preparando nelle scuole superiori e che condivido pienamente. È la conferma che la legge regionale che ho promosso e fatto approvare all’unanimità sul tema era nella giusta direzione. I ragazzi vanno educati a momenti offline, a concentrarsi sui libri e a sviluppare relazioni autentiche, lontani dai rischi legati a un uso eccessivo e scorretto degli smartphone. La scuola di oggi deve fare anche questo”. Così la consigliera regionale Francesca Scatto (Lega–Liga Veneta), presidente della Commissione Cultura. La consigliera ricorda che “la legge regionale n. 24 del 2024, di cui sono stata prima firmataria, ha istituito la Giornata regionale per l’utilizzo sicuro, responsabile e consapevole della rete Internet e dei social. Quel progetto nacque dall’ascolto degli studenti del Liceo delle Scienze Umane ‘Cattaneo-Mattei’ di Monselice, che avevano espresso l’esigenza di riappropriarsi di sé stessi e del rapporto con gli altri vivendo momenti senza smartphone. Una richiesta che oggi trova risposta concreta anche nei provvedimenti adottati dai dirigenti scolastici”. “La misura annunciata dal Governo e applicata dai presidi – aggiunge Scatto – si inserisce in un percorso educativo più ampio: social e rete sono strumenti utili, ma vanno usati con equilibrio. Non possiamo ignorare i pericoli connessi al cyberbullismo, al body shaming, alle sfide pericolose, alla diffusione illecita di immagini e ai contenuti inappropriati online. Limitare l’uso del cellulare a scuola non significa togliere libertà, ma tutelare i ragazzi, ridurre distrazioni e rischi, rafforzare il senso di comunità scolastica. Non è un divieto alla tecnologia – conclude – ma un’educazione a un uso sano e responsabile. Con lo stop ai cellulari e con la legge nata dal confronto con gli studenti, il Veneto manda un segnale chiaro: crediamo nei giovani e nella loro capacità di scegliere consapevolmente relazioni autentiche, non filtrate da uno schermo”.
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