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È stata presentata la stagione teatrale 2025/2026 del Teatro Comunale “Marlena Bonezzi”, alla presenza del sindaco Luca Fasan e del direttore dell’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, Alberto Bevilacqua.«Questa è una stagione di svolta – ha dichiarato il sindaco – con la finalità di avvicinare sempre più il territorio al teatro, sulla scia dell’ottima affluenza dello scorso anno che ha portato a 30mila presenze». Fasan ha ringraziato la Regione, il Ministero della Cultura, la Fondazione Carigo e Vivacentro per il sostegno, ricordando che il contributo regionale al cartellone ammonta a oltre 399mila euro, a cui si aggiunge il contributo ministeriale e quello della Fondazione Carigo, pari a 50mila euro: un supporto determinante per garantire qualità e continuità alla programmazione. Le tariffe restano invariate, ma grande attenzione è stata riservata al pubblico giovane: è stato introdotto un nuovo biglietto dedicato ai ragazzi dai 6 ai 17 anni che potranno accedere a teatro insieme a un genitore accompagnatore, mentre permangono le agevolazioni già previste per la fascia 18-30 anni. La nuova tipologia di card consentirà inoltre di scegliere liberamente due spettacoli e due concerti, offrendo così maggiore flessibilità. Per i più piccoli resta confermata la rassegna domenicale PiccoliPalchi, con spettacoli pensati appositamente per le famiglie. La grande novità di quest’anno è il format “AltroPalco”, sei appuntamenti che si affiancheranno a un programma ricchissimo, con nove spettacoli di prosa in doppia replica, dieci concerti di musica e sei appuntamenti della rassegna ControCanto. «Il lavoro di promozione del teatro e delle sue diverse espressioni – ha osservato Bevilacqua – è fondamentale, specialmente per le nuove generazioni. Il teatro rappresenta una palestra di umanità della quale abbiamo molto bisogno». Il sipario si alzerà venerdì 17 ottobre con il Janoska Ensemble, che aprirà la stagione musicale con un viaggio attraverso i “Big B’s” della musica, da Bach a Beethoven, da Brahms a Bartók, da Bernstein a Brubeck, mescolando classico e jazz in arrangiamenti originali. Il cartellone musicale proseguirà con il racconto concertistico “Orient Express” e con lo spettacolo dedicato a Chaplin che unisce proiezioni e musiche dal vivo. Seguiranno i Berliner Philharmoniker in quintetto a fiati, il Quartetto Gringolts, un concerto-evento di Ermal Meta accompagnato da orchestra e coro, e ancora progetti innovativi come “Canvas Melodies” di Alessio Zoratto, che intreccia musica e arti visive con l’uso dell’intelligenza artificiale. Tra gli appuntamenti da segnare anche la presenza dell’Orchestra Sinfonica di Maribor diretta da Dayner Tafur-Díaz, il recital pianistico di Herbert Schuch, il ritorno della FVG Orchestra con il giovane talento Mattia Fusi, il Novo Quartet insieme al pianista Zoltán Fejérvári, e le esibizioni di Natalie Clein e Marianna Shirinyan, di Yilian Cañizares con il suo trio, del Gidon Kremer Trio e, in occasione dell’International Jazz Day, del Peter Erskine Quartet. La prosa si presenta come un percorso che tiene insieme radici e sperimentazione. La tradizione sarà rappresentata da L’anatra all’arancia, classico della commedia brillante con Emilio Solfrizzi e Irene Ferri, da Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, affidato alla regia di Marco Tullio Giordana con Geppy Gleijeses protagonista, e da La signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio, diretta da Giovanni Ortoleva. L’innovazione troverà invece spazio in titoli come Il medico dei maiali, testo vincitore del Premio Nuove Sensibilità che vedrà in scena Luca Bizzarri e Francesco Montanari in una riflessione ironica e crudele sulla fragilità del potere; Tap Factory, spettacolo internazionale che unisce danza, ritmo e comicità in un vortice di energia; e Cantami d’amore, progetto originale di e con Edoardo Prati che fonde letteratura, musica e linguaggi contemporanei. Con questo cartellone, che alterna musica sinfonica e jazz, prosa classica e nuove drammaturgie, danza e contaminazioni artistiche, il Teatro “Marlena Bonezzi” si conferma luogo di incontro e laboratorio culturale per la comunità, capace di parlare a pubblici diversi e di guardare al futuro senza dimenticare le radici della grande scena italiana ed europea.
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