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UDINE - Scoccimarro su interventi Tagliamento: “Concluso confronto tecnico, ora un Docfap unico a scala di bacino”

Aggiunto il: 18/09/2025
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“Continua nel solco della tutela della vita umana, dell’ambiente e delle attività economiche la nostra azione politica. Anche sul delicato e annoso tema della mitigazione del rischio idraulico del Tagliamento abbiamo garantito questo approccio, aperto al confronto con i cittadini, i primi cittadini che ne sono l’espressione democratica, il Consiglio regionale e tutti gli enti e autorità competenti. Sulla base di questo metodo avevamo accolto la mozione del Consiglio Regionale con cui veniva istituito un gruppo di lavoro tecnico per il confronto ‘tra pari’ presso l’Autorità di Bacino. Oggi, all’indomani dell’ultima delle quattro audizioni, possiamo ribadire l’impegno della giunta Fedriga a risolvere un tema per troppo tempo affrontato in maniera campanilistica o con slogan elettorali”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro commentando la conclusione delle audizioni previste dalla mozione n. 100/2024 del Consiglio regionale, che hanno visto i Comuni rivieraschi individuare 12 esperti per analizzare le opere inserite nel Piano di gestione del rischio alluvioni (Pgra), in particolare quelle contenute nell’allegato terzo. “Con il viceministro Vannia Gava e il governatore Massimiliano Fedriga abbiamo condiviso il nuovo approccio che affronta il Tagliamento e gli interventi da attuare considerando l’intero bacino idrografico – ha ricordato Scoccimarro –. Proprio in virtù di questo metodo, la Regione ha confermato agli esperti che effettuerà una procedura di affidamento unitaria a professionisti per la redazione di un Docfap unico relativo a tutte le tipologie di interventi previsti a scala di bacino idrografico. Una volta individuato il gruppo di professionisti, i 12 esperti nominati dai Comuni verranno coinvolti nei lavori di stesura del documento”. Le audizioni si sono svolte il 19 febbraio e l’8 aprile, con l’indicazione dei quesiti da parte dei tecnici, e il 4 luglio e il 16 settembre, con le risposte fornite dall’Autorità di distretto: oltre 70 i quesiti presentati e discussi. “Abbiamo l’obbligo morale, ancora prima che istituzionale e amministrativo, di garantire la sicurezza della vita umana – ha concluso l’assessore –: vogliamo giungere a una soluzione che rispetti tutti i territori, dall’ambiente alle attività antropiche, con la condivisione più ampia e non ideologica possibile”.

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