UDINE - Despar Nord: “La violenza non è un atto d’amore”


MONFALCONE / GORIZIA - L’Arma dei Carabinieri rinnova il suo impegno contro la violenza sulle donne

«I numeri parlano chiaro: le oltre 200mila preferenze personali raccolte da Luca Zaia dimostrano che i cittadini vogliono scegliere i propri amministratori migliori. Aver impedito la “Lista Zaia” e aver bloccato il terzo mandato seguendo logiche nazionali poco comprensibili ai territori non è stato un torto al singolo, ma un freno alle potenzialità dell’intera coalizione di centrodestra e, temo, un incentivo all’astensionismo». Così il consigliere regionale Diego Bernardis (Fp), che all’indomani delle elezioni regionali in Veneto evidenzia come «la nostra forza stia nei territori e come il centrodestra vinca quando valorizza i talenti amministrativi amati dalla gente, non quando li sacrifica per esigenze di equilibri romani». Bernardis definisce la netta affermazione del centrodestra in Veneto «una bellissima notizia, che conferma il valore della nostra coalizione: quando ci presentiamo uniti e con una proposta credibile di buongoverno, i cittadini ci premiano». Tuttavia, aggiunge, «per il bene di un’alleanza che vogliamo sempre più forte e vincente, una lettura onesta del voto impone una riflessione: il risultato sarebbe stato ancora più eclatante senza ostacoli centralisti che hanno limitato la volontà dei territori». Da qui la considerazione sul Friuli Venezia Giulia, «terra che fa della specialità e dell’autonomia un valore aggiunto. Qui abbiamo un patrimonio politico e amministrativo che trova in Massimiliano Fedriga la guida più autorevole, una risorsa che va valorizzata per continuare a far crescere il nostro territorio. Ogni ipotesi calata dall’alto – conclude Bernardis – sarebbe un passo indietro incomprensibile per i cittadini e un regalo agli avversari».
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