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MONFALCONE - Si chiude domenica 18 ottobre la grande esposizione dedicata a Venezia e il Patriarcato alla galleria comunale di Monfalcone

Aggiunto il: 15/10/2020
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Oltre 3 mila visitatori per i capolavori di Guardi, Canaletto e Tiepolo. Apertura straordinaria con visite e incontri sabato e domenica dalle 10 alle 19.30vour

 
Chiude domenica la grande esposizione Venezia e il Patriarcato che presenta capolavori di Guardi, Canaletto e Tiepolo con apertura straordinaria sabato 17 e domenica 18 dalle ore 10 alle ore 19.30 alla galleria comunale di piazza Cavour a Monfalcone. In queste due giornate di fine settimana alle 10.30 si terranno due incontri, con visita alle opere, “fra storia e arte”,da parte di uno dei curatori, Lucio Gregoretti, con Lucilla Adinolfi, sull’importante eredità, non solo culturale, lasciata nella nostra città dal Patriarcato e da Venezia e con l'illustrazione delle diverse sezioni della rassegna. Visite guidate si terranno anche alle 17 e alle 18, domenica con l’altro curatore Marino De Grassi alle ore 18.

L’esposizione ha già superato i 3 mila visitatori, un dato notevole e ha avuto il merito di aprire una finestra importante su una parte, poco conosciuta ma importante, delle vicende cittadine e sui legami culturali e le radici su cui si basano molte delle tradizioni popolari locali. Oltre alla presenza di capolavori, come le opere del Guardi, di Canaletto e dei Tiepolo, Carlevarijs, Bombelli, fra gli artisti più importanti del Settecento Veneziano, la rassegna presenta una selezione di documenti storici d’archivio, fortunatamente salvati del macero alla fine del Settecento dai quali emerge il ruolo strategico che prima i patriarchi e poi i dogi attribuirono al territorio, con importanti lasciti come la cittadella murata e la Rocca, ancora nelle forme di quella realizzata dalla Serenissima nel 1525. Fra questi atti, anche gli originari statuti comunali specchio dell’autonomia e dell’autogoverno che caratterizzava la nostra comunità e dei costumi di una società profondamente religiosa, dedita alle attività commerciali e agricole, con un porto molto trafficato, già riferimento per il dominio di terraferma della Repubblica di San Marco. Inoltre sono esposti anche due reperti recuperati dal degrado e restaurati per l’occasione, quello del Leone mutilo alato danneggiato nel 1910 dagli austriaci in quanto ritenuto segno di italianità e un asse del Ponte dei mendicanti che attraversava la vecchia roggia nel quale appare la relativa iscrizione. Ultimi giorni, dunque, per visitare le oltre 200 opere esposte alla galleria di piazza Cavour che una volta smontate che non sono visibili in altri musei e gallerie appartenendo a collezioni private e non disponibili al grande pubblico, veri e propri capolavori ritrovati

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