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COVID - CI SONO PIU CONTAGI E MORTI TRA I VACCINATI COMPLETI CHE I "NON" TRA GLI UNDER 80, ma il sorpasso sta avvenendo anche tra gli under 60.

Il quotidiano nazionale "il tempo" aveva previsto questo scenario alcune settimane fa. i dati dell' Istituto superiore di Sanitą.
Aggiunto il: 28/09/2021
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L'aveva previsto Il Tempo un paio di settimane fa: andando avanti con il piano vaccinazioni, ci sarà il sorpasso in contagi, ospedalizzazioni, terapie intensive e purtroppo anche decessi fra vaccinati con doppia dose e non vaccinati. E' accaduto per la fascia di età degli ultraottantenni per la prima volta con i dati mensili del bollettino di sorveglianza dell'Istituto superiore di Sanità pubblicato sabato 25 settembre.

Sopra gli 80 anni i contagi fra vaccinati a ciclo completo sono il 72,8% del totale, quelli fra i non vaccinati il 25%. Le ospedalizzazioni sono state 1.207 (61,3%) nei vaccinati completi contro le 714 (36,2%) dei non vaccinati. I ricoveri in terapia intensiva sono stati 57 (55,3%) di vaccinati completi e 44 (42,7%) di non vaccinati. E per la prima volta la prevalenza si è censita anche nei decessi: 364 (50,6%) fra i vaccinati completi e 338 (47%) fra i non vaccinati.

Ora sta iniziando ad accadere la stessa cosa nella fascia di età 60-79 anni. Già qui i contagi sono in superiori fra i vaccinati (55,8%) che fra i non vaccinati (39,6%). Sono dati che inevitabilmente fanno rumore nelle fila di chi non si fida del vaccino, ma sono semplicemente la conseguenza matematica (lo chiamano il “paradosso”) di alte percentuali di vaccinazioni.

Sopra gli 80 anni si sono vaccinati 4.177.484 italiani (91,6% del totale), e senza vaccino sono restati in tutto in 283.500 italiani. Siccome le due dosi hanno una copertura contro la  variante Delta di circa il 90% (meno per il semplice contagio), è chiaro che il 10% che risulta non coperto pur avendo avuto i vaccini è come se non avesse mai visto una siringa, quindi ha le stesse possibilità di contagio, ospedalizzazioni, terapia intensiva ed evento letale dei non vaccinati.

Il 10% degli ultraottantenni vaccinati è  fatto quindi di 417.748 persone, il 50% di più del numero dei non vaccinati. Quindi è normale che più persone finiscano nei guai anche seri per il Covid in questo gruppo di vaccinati senza protezione che nel gruppo più esiguo di non vaccinati. Ma è difficile da fare capire, anche perché finora la sola soluzione escogitata dal governo è stata negare questa possibilità. Che invece si è puntualmente verificata come aveva previsto il quotidiano il tempo..

 

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