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TRIESTE - Teatro Verdi: Enrico Calesso e Giuseppe Gibboni propongono il repertorio di Beethoven, Paganini e Brahms.

Aggiunto il: 06/09/2022
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Dopo l’apertura di stagione con il decano del sinfonismo tedesco Hartmut Haenchen, la stagione sinfonica del Teatro Verdi presenta una seconda serata all’insegna della giovinezza, con il trevigiano Enrico Calesso sul podio, direttore filosofo formatosi prima a Venezia, poi a Vienna e ora solidamente alla testa di importanti compagini austriache e tedesche come Linz e Würzburg, ma anche ospite regolare di orchestre di primo piano come Wiener, Maggio Musicale, La Fenice, Münchner Symphoniker, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, fra le tante. Ma sarà il cuore dell’impaginato, tra l’ouverture di Egmont di Beethoven e la Sinfonia N.4 di Brahms, a presentare la vera, giovanissima sorpresa della serata, il 21enne violinista salernitano Giuseppe Gibboni, assurto alle cronache internazionali per aver riportato in Italia il prestigiosissimo premio Paganini di Genova dopo ben 24 anni di assenza e solo quarto italiano nei 56 anni di storia del concorso ad aver raggiunto questo importantissimo traguardo. Figlio d’arte, cresciuto a Salerno, poi alla Stauffer di Cremona con Salvatore Accardo, quindi alla Chigiana, a Biella e ora al Mozarteum di Salisburgo, Gibboni presenterà il Primo Concerto in re maggiore di Paganini, pagina su cui “il Violinista del Diavolo”, giunto alla piena maturità virtuosistica, poté esibire davanti ai contemporanei esterrefatti passaggi di rara efficacia e difficoltà, consacrando definitivamente il suo mefistofelico mito. Sarà dunque estremamente interessante ascoltare la prova del giovane, ma già pluripremiato Gibboni di fronte ad un repertorio così sfidante e muscolare anche per un ragazzo la cui fisicità è cresciuta attorno al violino, imbracciato la prima volta all’età di tre anni e da allora compagno inseparabile. “Non riesco a ricordare il mio primo incontro con la musica” racconta il violinista “probabilmente è stato nella pancia della mamma, data la quantità di ore che ogni giorno i miei genitori dedicavano allo studio, sia da soli sia in duo su repertorio cameristico. Ricordo invece che ancora prima di prendere in mano il violino, accompagnavo le loro prove battendo il ritmo con un tamburello”. E quando, dopo la vittoria del Paganini si è esibito all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, al Quirinale per il Presidente Mattarella in diretta Rai, al Ravenna festival solo per citare alcune fra le tante prestigiose occasioni dell’ultimo anno, il giovane salernitano ha spesso sottolineato che “non mi interessa il virtuosismo in sé, mi interessa invece continuare a suonare e studiare. Sembrerà banale ma è così e nel fondo, nonostante tutto quello che mi è successo negli ultimi tempi, l’emozione più forte che ricordo sono state le lacrime dei miei genitori e del mio primo maestro il giorno del diploma” ma poi ammette: “Paganini è il mio mito, può sembrare prevedibile, ma se fai il violinista e vivi col violino in mano non puoi che ispirarti alla sua immensa personalità artistica”. Di lui il Maestro Salvatore Accardo ha detto: “Giuseppe Gibboni è uno dei talenti più straordinari che abbia conosciuto. Possiede un’intonazione perfetta, una tecnica strabiliante in tutti i suoi aspetti, un suono molto affascinante e una musicalità sincera. Sono sicuro che avrà tutti i successi che merita” e il rapporto intenso maturato con Accardo è stato sicuramente una delle motivazioni più forti di Gibboni nell’affrontare la sfida finale del Paganini: “Nell’ultima delle dieci serate ero l’ultimo dei finalisti, la tensione era alle stelle, ma poi ho pensato ad Accardo che a sua volta è stato uno dei quattro italiani vincitori del premio; vincere sarebbe stato come chiudere un cerchio, così ce l’ho messa tutta e alla fine me la sono davvero goduta perché ho pensato solo a divertirmi”. Biglietti disponibili presso la biglietteria del Teatro Verdi aperta con orario 9-16 e nel giorno del concerto 9-18. Biglietti a partire da € 11.00 - ulteriori vantaggi per il pubblico più giovane (fino a 34 anni).Info: boxoffice@teatroverdi-trieste.com
n. verde (gratuito) 800898868

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