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Grado attiva il portierato di quartiere al femminile per conciliare famiglia e lavoro

Aggiunto il: 28/03/2019
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In Italia il cammino per l’integrazione delle donne nel mercato del lavoro si presenta ancora irto di difficoltà: sia il tasso di occupazione femminile sia il tasso di fecondità rimangono tra i più bassi in assoluto in Europa. La conciliazione tra scelte riproduttive e scelte lavorative rimane quindi un problema irrisolto. Conciliare significa mettere le coppie (quindi uomini e donne) nelle condizioni di poter scegliere in base alle aspettative e ai progetti di vita. Il termine conciliazione fa riferimento ai problemi sollevati nel mondo contemporaneo dalla rottura dell’armonia nella realizzazione di sé, non solo in quanto individui ma anche come coppia, con un progetto di vita familiare. I vincoli posti dal mondo del lavoro rendono difficili, quindi tendono a limitare, le scelte riproduttive. Al tempo stesso, l’organizzazione della vita familiare, quindi la divisione del lavoro di cura sia all’interno della famiglia che a livello sociale, limitano fortemente le scelte lavorative delle madri con figli piccoli.

 

Il progetto, già in atto in altri Comuni, è stato fortemente voluto dall’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Grado Federica Lauto: “Nella Comunità gradese, fortemente impegnata durante la stagione estiva nelle attività turistiche, si è riscontrata una certa difficoltà da parte delle lavoratrici di riuscire a conciliare l’impegno familiare con le necessità lavorative. Per contro vi sono diverse donne che hanno interesse a rientrare dopo la maternità all’esperienza lavorativa ma non riescono a conciliare il tutto. Sulla base di queste considerazioni, abbiamo ritenuto opportuno attivare un progetto per supportare l’occupabilità al femminile, con un approccio innovativo e partecipativo sperimentando il cosiddetto “Portierato di quartiere”, un modo nuovo di ridare umanità alla vita quotidiana, di darsi una mano, di aiutarsi nelle difficoltà quotidiane. La sfida è quella di avviare sul territorio una rete di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro fornendo un’opportunità di reinserimento lavorativo per alcune donne gradesi”.

 

Il progetto “Noi ti diamo una mano: vicine tuttofare. Progetto portierato di quartiere al femminile per la comunità di Grado”, ripreso da un modello francese denominato Lulu dans ma rue, intende svilupparsi, sostenere e guidare percorsi di formazione sulle competenze di manutenzione domestica e competenze generali  in modo tale da offrire piccoli ma utilissimi aiuti nelle difficoltà quotidiane alla nostra comunità. È altresì necessario raccogliere le esigenze delle famiglie necessitanti dei piccoli aiuti e attivare successivamente i piccoli ma importanti servizi che potranno essere richiesti.

 

Il progetto verrà presentato il prossimo martedì 16 aprile alle 17:30 in Auditorium Biagio Marin e sarà sostenuto da una campagna informativa per meglio diffondere la bontà dell’iniziativa che vuole essere una modalità intelligente di reinserire nel lavoro donne gradesi uscite dal mercato del lavoro.

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