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MONFALCONE - Clape nel mondo: Incontri col presidente dell’I.I.C. Fabio Finotti e con la Famee Furlane.

Aggiunto il: 07/08/2023
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Le radici con il Friuli Venezia Giulia dei connazionali italiani che vivono a New York sono molto profonde. Figlio di Cornelio Miotto, ingegnere meccanico di Arba, emigrato negli anni '30, Stefano, Steven, Miotto è protagonista indiscusso della difficile arte del mosaico testimoniata dalle innumerevoli opere, palazzi, aeroporti e dalle stazioni della metropolitana che portano il suo marchio. Lou Del Bianco, nipote di Luigi, partito dalla piccola cittadina di Meduno in provincia di Pordenone, ha ricostruito l’epopea dello zio assunto come capo intagliatore di pietre nell’impresa del Memorial di Mount Rushmor. Luigi fu chiamato a scolpire la “raffinatezza dell'espressione” e il dettaglio nei volti, con una paga di 1,50 dollari l'ora; una somma considerevole per il periodo della “Depressione” dell’economia americana. L’impresa di Mario Collavino, emigrato nel 1952 a Windsor dal povero comune di Muris di Ragogna, invece, ha progettato e realizzato la Freedom Tower il grattacielo più alto della città, sorto sulle ceneri delle torri Gemelle emblema della rinascita di Ground Zero. Il 7 settembre 1969, Marta Sgubin, nata a Fiumicello e che vive ancora a New York, prese servizio come governante dei figli di Jacqueline Onassis Kennedy e del defunto presidente John F. Kennedy e divenne la tata dell'allora undicenne Caroline e di John Jr. di 8 anni. Nel Queens, il club della “Famèe Furlane”, fondato nel 1929 da un gruppo di immigrati che vivevano nell'East Side di Manhattan, rinnova la memoria e l’identità culturale di questa preziosa presenza. Al tempo le riunioni si tenevano al Marchi's Restaurant sulla 31a strada, nella zona conosciuta all'epoca come “Piccolo Friuli”. Il trasferimento nel Queens negli anni Cinquanta e anche nei tempi attuali il club continua ad essere un importante riferimento, retto dal figlio dello storico presidente Marcello Filippi e con Cintya Paveglio come vice.Raccolti nel libro “Verso il grande destino” le vicende dei connazionali newyorkesi sono un capitolo importante della storia della migrazione italiana del Novecento. Il volume, assieme a una rivista trimestrale denominata Legàmi, sono curati da Clape nel Mondo, associazione riconosciuta dei corregionali impegnata in progetti editoriali e culturali. Le pubblicazioni sono state presentate in questi giorni al direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, al quale è stata anche chiesta la disponibilità della prestigiosa sede per organizzare nel 2024, nel periodo del Columbus Day, l’esposizione su Max Fabiani, una delle personalità di riferimento della candidatura di Gorizia-Nova Gorica a capitale europea della cultura del 2025, quale occasione per lanciare negli Stati Uniti il programma di questo evento, che l’associazione vuole collegare al progetto del MAE: Turismo delle radici. La visita del presidente della Clape, Lucio Gregoretti e della sua delegazione, si è concretizzata anche con un momento di incontro alla Famee Furlane con la consegna di targhe di riconoscimento a Stefano, Steven, Miotto, quale ambasciatore dell’eccellenza del lavoro italiano nel mondo e ai rappresentanti del club per il loro attivo impegno a promuovere l’identità delle origini.

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