TRIESTE - USB: Avviato il primo lavoratore ALPT in Adriafer nella movimentazione ferroviaria del Porto.

Un processo avviato in Adriafer con la trattativa di secondo livello e fortemente voluto dalla nostra
organizzazione sindacale con la piena collaborazione della dirigenza Adriafer e dell’Autorità Portuale diSistema e culminato con la firma dell’accordo in Confindustria in data 22 giungo 2023.Abbiamo sempre creduto che i lavoratori ex art. 17 legge 84/94, qui a Trieste declinata in ALPT (Agenziaper il Lavoro Portuale del Porto di Trieste), rappresentino la professionalità imprescindibile per darecontinuità alle attività portuali: un insieme di orgoglio portuale e resistenza alla fatica e alle intemperie e
contemporaneamente con quel contenuto di intelligenza, capacità e professionalità che hanno consentito a7 lavoratori su 9 di superare prove di selezione psico-fisiche complesse, alla conoscenza teorica dellamovimentazione ferroviaria e di applicazione pratica di quelle conoscenze.I lavoratori di ALPT non si pongono in contrapposizione a quelli di Adriafer: il loro avviamento è finalizzato aconsentire una corretta programmazione della turnazione a garanzia del recupero psicofisico di tutti/e e perliberare risorse per aumentare la formazione dei lavoratori Adriafer e con essa la loro crescitaprofessionale. Per USB quest’ultima parte rappresenta la “fase 2” dell’accordo e sarà oggetto di verifica apartire da oggi.Più in generale questa operazione è un potenziamento del servizio che implementa l’efficienzagenerale della movimentazione portuale di Trieste.Il Porto di Trieste è comunque un “animale complesso” e riteniamo che il 2024 sarà un anno imperniato sulragionamento di un modello portuale che coinvolga tutti i soggetti pubblici e privati su temi comel’organizzazione del lavoro e sui meccanismi salariali e di sicurezza, visto che la differenza di trattamenti edi “sensibilità sulla sicurezza” creano forti divari che devono essere colmati, anche alla luce della scadenzadel mandato dell’attuale Presidente, Zeno D’Agostino.