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MONFALCONE - Il sindaco Cisint replica a Boldrini: “Grave che ex presidente della Camera non conosca valori di uno Stato di diritto”.

Aggiunto il: 05/04/2024
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“Ospite di un programma televisivo, intervenendo sulle vicende di Monfalcone, Laura Boldrini ha ripetuto le solite false accuse su una presunta facoltà di preghiera negata ai musulmani e sollecitato la diffusione di moschee in ogni luogo. E’ assai grave che una ex presidente della Camera non abbia rispetto per i valori che appartengono a uno Stato laico e a uno Stato di diritto come è l’Italia e che non consideri l’importanza della legalità e delle regole sulla sicurezza a cui devono attenersi tutti coloro che vivono nel nostro Paese. La libertà di culto è un diritto individuale, ma quando diventa un esercizio collettivo deve essere praticata nel rispetto della legge e dell’incolumità pubblica. Questa è la ragione per la quale sono state emanate le ordinanze nei confronti dei centri islamici di Monfalcone, diventati moschee di fatto, al di fuori delle norme urbanistiche e dell’ordine pubblico che tutti i cittadini devono rispettare. Non ci possono essere zone franche nelle quali non si applica la legge nel nome di un ipocrita multiculturalismo. Ancor più grave è che l’ex presidente della Camera si appelli alla Costituzione trascurando l’ignobile trattamento riservato alle donne musulmane e le violenze, sino al sacrificio estremo, che subiscono le minorenni se si ribellano alle sopraffazioni patriarcali o ai matrimoni forzati. La realtà è che per l’Islam la legge coranica prevale sempre rispetto all’ordinamento dello Stato italiano e che le loro pratiche sono in contrasto con i diritti umani e i principi che disciplinano la nostra società e per questo rifiutano ogni percorso di integrazione, che comporterebbe l’accettazione delle nostre regole sociali. Quando poi, come a Monfalcone, l’arrivo indiscriminato di stranieri, che raggiungono oltre il 30% della popolazione, porta a superare la soglia di sostenibilità urbana e comunitaria, si innesta un processo di islamizzazione che compromette la nostra identità. L’Islam radicale, pretendendo di agire al di fuori delle legalità delle norme, a cominciare da quelle urbanistiche, porta nelle nostre città comportamenti inaccettabili che dobbiamo contrastare perché minacciano di compromettere i valori occidentali fondamentali su cui si basa il nostro convivere civile”.

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