BOLOGNA - FdI chiede chiarezza sui ristori Covid alla sanità privata: “La Regione rischia un contenzioso da 80 milioni”.

Fratelli d’Italia torna a interrogare la giunta regionale sul nodo dei ristori erogati nel 2020 alle strutture sanitarie private accreditate, durante la fase più acuta dell’emergenza Covid-19. Al centro dell’attenzione, l’incontro del 31 luglio tra la Regione e l’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), in cui si sarebbe discusso della richiesta di restituzione di circa 80 milioni di euro.

Con un’interrogazione a prima firma di Giancarlo Tagliaferri, sottoscritta dalla capogruppo Marta Evangelisti, FdI chiede alla giunta di riferire ufficialmente sull’esito del confronto e chiarire se siano stati effettuati studi giuridici che legittimino la richiesta di restituzione. “Queste risorse erano rimborsi per spese effettivamente sostenute – afferma Tagliaferri – non si possono trattare oggi come semplici anticipazioni da restituire”. I consiglieri chiedono anche se siano stati stimati i rischi economici e reputazionali che un eventuale contenzioso legale potrebbe comportare per la Regione, e se tali valutazioni siano state condivise con l’Assemblea legislativa. “L’incertezza attuale mina la fiducia nel sistema sanitario integrato pubblico-privato – avverte Tagliaferri – e potrebbe avere ripercussioni sulla continuità assistenziale ai cittadini”. Secondo i firmatari, revocare unilateralmente delibere di giunta basate su accordi in essere costituirebbe un pericoloso precedente sul piano della certezza del diritto. FdI ribadisce infine l’importanza di tutelare il modello di sanità integrata, che ha dimostrato efficacia e resilienza durante l’emergenza sanitaria, garantendo supporto alle strutture pubbliche e continuità di cura ai pazienti.