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“Il passo indietro della maggioranza sulla privatizzazione dell’asilo di Roiano arriva grazie alla mobilitazione di famiglie e personale educativo e alla nostra netta opposizione in Consiglio Comunale. Ma la soluzione alternativa dell’esternalizzazione non garantisce condizioni e qualità pari a quelle degli asili comunali”. È quanto dichiarano in una nota congiunta i capigruppo del Partito Democratico Giovanni Barbo, di Adesso Trieste Riccardo Laterza, di Lista Russo – Punto Franco Paolo Altin e del Movimento 5 Stelle Alessandra Richetti.
Secondo le opposizioni, se la maggioranza avesse affrontato il problema già la scorsa primavera, quando venne proposta un’apertura al confronto su soluzioni alternative, i 66 posti sarebbero stati disponibili già da questo anno scolastico. “Le famiglie – sottolineano – hanno pagato il prezzo dell’ostinazione di una parte della maggioranza nel voler perseguire una strada sbagliata e impopolare”.
Sull’esternalizzazione, i gruppi consiliari evidenziano che, se da un lato riporta tutti i posti della struttura nelle graduatorie pubbliche, dall’altro non garantisce parità salariale e contrattuale tra personale comunale e personale esternalizzato. “Così negli asili si rischia di avere lavoratori di serie A e di serie B, con conseguenze sulla qualità del servizio. E se verrà esternalizzata anche la regia pedagogica, si perderà coerenza nel progetto educativo”. Altro elemento di criticità, secondo Pd, Adesso Trieste, Lista Russo e M5S, è la volontà della maggioranza di usare il modello Roiano anche per le nuove strutture in via di ultimazione a San Giovanni. “Le complessità legate alla gestione del personale – aggiungono – vanno affrontate dal pubblico con il confronto con le parti sociali, non scaricate all’esterno. Il Comune ha già oggi margini economici e di equilibrio finanziario per assumere il personale necessario, stabilizzando i precari e garantendo da subito un asilo gestito come gli altri 18 comunali, con graduatorie pubbliche, qualità e diritti”.
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