UDINE - Esternalizzazione e 28 esuberi alla Snaidero: l’allarme di Pellegrino (Avs)

La decisione di esternalizzare il reparto di verniciatura dello stabilimento Snaidero di Majano e la conseguente chiusura del settore, con 28 esuberi annunciati a partire da febbraio 2026, accende il confronto politico e sindacale. A intervenire è la consigliera regionale Serena Pellegrino di Alleanza Verdi e Sinistra, che in una nota parla di una scelta maturata “dopo anni di ammortizzatori sociali, pagati direttamente dai lavoratori e indirettamente dall’intera comunità regionale”, e che rischia di avere gravi ripercussioni sociali ed economiche sul territorio. Secondo Pellegrino, la chiusura del reparto, prevista mentre il contratto di solidarietà per tutti i 260 dipendenti scade a inizio febbraio 2026, sta generando una forte tensione, sfociata in scioperi e presidi con un’adesione definita “altissima” da parte delle maestranze, sostenute anche da esponenti politici rosso-verdi. La consigliera sottolinea come la decisione sia il risultato di piani industriali ritenuti errati e ricorda che il capitale sociale dell’azienda è per il 49% in mano a soggetti pubblici come Invitalia, Friulia e Amco. Annunciata anche un’iniziativa a livello nazionale: Alleanza Verdi e Sinistra ha promosso un’interrogazione al Senato, a prima firma del senatore Tino Magni, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro, per fare luce sui finanziamenti pubblici erogati negli anni. In attesa dell’incontro con l’azienda e della convocazione del tavolo regionale fissata per il 9 gennaio, che ha portato i sindacati a sospendere temporaneamente ulteriori giornate di sciopero, Pellegrino annuncia infine un’interrogazione anche in Regione per conoscere quali azioni concrete intendano mettere in campo gli assessori competenti a sostegno dei lavoratori, oltre al ricorso agli ammortizzatori sociali.